Schegge di vetro

POLITICALLY SCORRECT


Qualche giorno fa, in sordina, ha fatto un breve svolazzo la notizia, subito abbandonata nel retro della coscienza scomoda, che la Croce Rossa cambierà il suo simbolo, optando per più politically correct "cristallo" in luogo della croce. Il motivo? La croce crea tensioni ed "equivoci" in certe zone del mondo. Mi crollano gli arti superiori e, nell'indifferenza generale, registro un altro passo in direzione di una resa intellettuale che comincia ad apparire inarginabile. Quali sono le reali motivazioni di questa scelta assurda e incomprensibile? Se fossero veramente i "problemi" connessi al linguaggio simbolico, sarebbe bastato spiegare ai nostri cari coinquilini islamici che il simbolo è semplicemente la bandiera svizzera "in negativo", cioè con i colori al contrario. O Al Quaida ha conti in sospeso anche con la confederazione elvetica? Non nascondiamoci dietro ad un dito. Semmai, nei tranquilli cantoni alpini, il capo brigata custodisce una discreta quota delle sue banconote sporche di sangue, accanto ad altri depositi non meno sporchi dei suoi. La realtà, molto più triste, è che stiamo lentamente rinunciando alla nostra storia, alla nostra cultura e alle nostre tradizioni illudendoci che tutto questo contribuirà a rendere il dialogo più semplice. Il punto è: con chi si vuole dialogare allora? Con quelli che sparano sulla Croce Rossa? No, grazie. Non posso essere d'accordo. E non credo che la parte moderata dell'Islam (ce ne sarà pure una...) non abbia grandi problemi di fronte ad un'ambulanza che abbia il simbolo di una croce o d una mezzaluna. Davanti ad un cane infuriato che mostra i denti, non si può fare cosa peggiore che mostrare di avere paura. E' la via più breve per fargli sapere che può attaccare e vincere senza sforzo. Da domani, quindi, qualcuno crederà (purtroppo non a torto) di avere vinto un'altra battaglia. Perchè la guerra contro l'odio e la violenza si vince prima con la testa, poi, se necessario, con le armi.  Quando si usano solo le seconde rinunciando di cappotto alla propria coscienza, significa che, in fondo, siamo i primi a riconoscere di non  avere dei veri valori da difendere, ma solo degli interessi. E' un messaggio di cui tenere conto, perchè vale anche per quelli che stanno da "questa" parte. E non intendo una parte esclusivamente geografica o politica. Riflettano i nostri "rappresentanti" e ricordino che tutti gli imperi, una volta abbandonati i propri valori fondanti, hanno scelto di cominciare la loro agonia. E tanto più erano divenuti grandi e potenti, tanto più fragoroso è stato il tonfo.MthrandirAggiunta del 26 Agosto 2005Da quanto si apprende, Maurizio Scelli, Commissario della Croce Rossa Italiana, avrebbe scambiato la libertà delle due Simone con la cura di quattro presunti terroristi islamici ricercati dagli americani. Lascio perdere ogni valutazione, fin troppo facile, sul modus operandi di questo soggetto per trovare nelle sue affermazioni la riprova che le dispute sulla necessità di variare i simboli siano solo la cortina fumogena dietro la quale si nasconde l'incapacità e il pressapochismo dei coloro che sono chiamati a dirigere la CRI e le loro controparti politiche. Ripensandoci, però, costoro una croce la meriterebbero anche, purchè infissa su una spessa lastra tombale.