Black

Paura


Non mi lamento mai del mio dolore. Questa quieta solitudine ormai è la mia culla.Non mi lamento mai.Eppure sono qui. Sopravvissuta ad una vita di dolore e morte.Ciò che mi ha insegnato la vita è sostanzialmente questo:non avere paura.La paura di soffrire. La paura di morire.L’ho vista in faccia la morte. Una volta l’ho vista davvero.Sorrideva. Sorrideva di me.Del mio tentar di rimanere in vita. Aggrappata a quella mano che mai mi scorderò.Non era mia madre. Lei non c’era. Era il dottore. Erano le infermiere.Tutti, fuorché lei.Ed è così che è iniziata.La mia lunga strada in salita. La mia forza, senza timori e senza pietà.Non mi lamento mai.Non mi lamento mai. “Com’è successo? Non ricordo neanche io bene… ero sulla strada statale per andare al Borghi… sa’, quella tutta dritta? Ecco lì prima del cavalcavia ho sorpassato uno che andava a 40 all’ora… lo so che non avrei dovuto, ma quello andava come una lumaca… così ho sorpassato e lei era lì. Sbucata dal nulla. Non l’ho vista. Non l’ho proprio vista… è stato un attimo ma non ho potuto…”