Mantra Luce

Per coloro che credono, nessuna parola è necessaria; per coloro che non credono; nessuna parola è possibile. Sant'Ignazio

 

PER LA PACE NEL MONDO.

 

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THE DAY BEFORE

Post n°11 pubblicato il 28 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 

 

 
 
 

Sette anni in Tibet.

Post n°10 pubblicato il 21 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 
Foto di cinziadegliangeli

Tibet libero   l'illuminazione non si mercanteggia

la Verità non si compra e non si vende.

Namastè

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 12 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 
Tag: indiani

 
 
 

Leone Maestro.

Post n°8 pubblicato il 10 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 

  

Ari, il Leone Santo

Storia breve di un Grande Incontro

di Marie Elia

 

 

Questa storia è cominciata in un momento preciso della mia adolescenza: di fronte a una magnifica spiaggia della Bretagna, inquinata da ogni sorta di rifiuti, ho percepito nella mia anima la sofferenza della Terra, questo essere vivente di cui tutti siamo parte e che fa parte di noi. Un grido scon­volgente mi attraversava, mi chiamava e rendeva all'improvviso futili le mie povere, egoistiche preoccupazioni. Ma come rispondere? Come placare le sofferenze di un pianeta? Dove trovare il potere di eliminare l'inquinamento dal mondo? Era davvero possibile farlo? E poi, eravamo ancora in tempo? Ogni domanda aveva in sé la risposta. Compresi che io, essere umano incarnato sulla Terra, non avrei potuto parte­cipare alla sua guarigione se non guarendo me stessa, facendo di tutto per diventare canale di Luce per gli altri e per la Terra, perché la malattia dell'uomo causa quella del Pianeta. Il suo grido, e quindi quello dell'umanità sofferente, era diventato il mio grido. Promisi nel mio cuore di risponde­re a quel richiamo.

 

In quell'istante magico di cui non potevo prevedere le con­seguenze, una motivazione profonda si era radicata nel mio cuore: l'eco di quel grido non mi avrebbe più abbandonata. Anche se la mia consapevolezza limitata a volte lo dimenti­cava, un amore infinito per l'anima della Terra si era risvegliato nella mia anima e sapeva sempre trovare il modo per farsi sentire.

 

Dopo qualche tempo feci un sogno che non era un sogno, di un'intensità così grande da mantenere ancora oggi vivo in me il suo ricordo: sulla sommità di una collina, sotto un albero, c'era un magnifico leone, regale e maestoso. Da lui fluiva una luce d'oro che lo rendeva simile al Sole. Avvicinandomi, sentii il suo sguardo, che mi parve come l'al­ba dopo una notte troppo lunga. L'intensità di questo amore mi sconvolse e riconobbi in lui la guida, l'amatissimo Sole che la mia anima stava aspettando.

 

«Ricordati, mi dissero silenziosamente gli occhi d'oro, ricor­dati della Sorgente della Vita: lei sola può colmare ogni carenza, estinguere ogni sete. Ricordati...» . Mi svegliai con il batticuore, avvertendo quasi fisicamente il calore della sua presenza e questo durò diversi giorni. In seguito tornò a farmi da guida nei sogni, per lo più come una presenza invisibile che mi parlava e di cui riconoscevo la vibrazione. L'immagine del Leone non ricomparve per parecchio tempo, probabilmente perché l'intensità del primo sogno aveva qualcosa di unico.

 

Negli anni che seguirono attraversai periodi molto difficili nei quali la mia anima privata della Luce, nutrimento essenzia­le, soffocava. Chiunque si trovi sul cammino spirituale vive questi momenti di disperazione, perché toccare o semplice­mente intuire, anche solo per un istante, la pienezza dell'Essere e poi sentirsene separarti provoca un dolore intollerabile che nulla può alleviare. Comunque, la Luce era sempre presente, anche quando la mia consapevolezza limitata non poteva percepirla. Ed é così per ognuno di noi, perché il nostro Essere - qualunque nome gli si voglia dare - ci accompagna in ogni momento!

 

In queste notti dell'anima, non ero più capace di amare. Mi sentivo abbandonata e qualche volta mi sono anche ribella­ta, ottenendo soltanto di aumentare la mia sofferenza! Ma arrivava sempre il momento in cui passavo a un nuovo livello di coscienza: bastava mollare la presa e la vita ritor­nava. Mi sembrava di essere un pezzo di argilla modellata dal Vasaio divino, con in più il libero arbitrio, che mi consentiva di scegliere di collaborare o di oppormi, lasciandomi prendere dalle resistenze inconsce e da tutto ciò che in me desiderava cose diverse dalla Luce e questo mi procurava altra sofferenza.

 

Poi venni guidata a incontrare e a vivere la scienza arcana che in seguito riconobbi come la Kabbalah: ben al di là della tradizione ebraica, è il grande deposito della Conoscenza originaria, l'eredità di Luce che da sempre attende l'uma­nità. [...]

 

Molte volte ancora sono ricaduta in basso per rinascere a nuovi livelli di coscienza, con nuove offerte alla Luce e nuovi momenti di perdono... I miei mostri interiori ritornavano, sorgendo là dove non li aspettavo, in quella lotta infinita che è semplice­mente uno "scambio d'amore".

 

Infine, tredici anni più tardi, arrivò il giorno benedetto in cui ritrovai il Leone, il Sole: sicuramente mi trovavo in uno stato di coscienza molto diverso da quello del primo incontro. Quella straordinaria presenza d'Amore non mi apparve in un sogno, come la prima volta, ma durante una meditazio­ne. Il dialogo si stabilì immediatamente, in modo molto più diretto, più chiaro rispetto alla volta precedente. Le sue paro­le scorrevano direttamente nel mio cuore e la mia coscienza le comprendeva! Ero piena di gioia e di gratitudine. Questo Essere di luce che ha così tanto commosso la mia anima mi rivelò di essersi incarnato in Terra Santa nel XVI secolo e di aver lasciato un segno indelebile a Safed. È l'Ari HaKaddosh, che in ebraico significa "il Leone Santo", per­ché nella sua incarnazione ha realizzato in sé l'alchimia suprema dell'unione della Terra e del Sole, dello Spirito e della Materia. Nato a Gerusalemme nel 1534, ancora bam­bino Isaac Louria partì per l'Egitto. Qui trascorse la maggior parte della sua vita e ricevette l'iniziazione che fece di lui l'Ari. Richiamato in Israele, a Safed, per trasmettere ai fratelli la sua esperienza di Vita e di Verità, non gli fu possibile condi­videre il suo Insegnamento così come avrebbe voluto: era davvero arrivato a essere Uno con la Sorgente della Vita, lo splendore raggiante della Kabbalah e non venne capito, nemmeno dai discepoli più cari. 

 

- Tu sai, mi disse l'Ari, quale intensità d'Amore accompagna il cammino dell'umanità fin dalle sue origini? Lungo il suo percorso verso la realizzazione le vengono offerte sempre nuove possibilità. Ma quello che l'aspetta oggi è assoluta­mente essenziale ...

  

Mi fece sentire la grandezza dell'Amore e della Pazienza di Dio per noi, enfants terribles. Perché siamo così ingrati? Sicuramente perché non siamo abbastanza consapevoli! Mi parlò anche di Mosè che, sceso dal monte Sinai con le tavole della legge incise dalla mano stessa dell'Eterno, vide che i figli d'Israele, senza averlo aspettato, avevano voltato le spalle al Dio unico per adorare il vitello d'oro; allora Mosè spezzò queste tavole e ritornò in seguito con le altre, quelle che noi conosciamo, caratterizzate da un maggior rigore. Le prime tavole contenevano tutta la Saggezza della Kabbalah, ma Israele, simbolo dell'umanità intera, non era pronto per riceverle. Se gli uomini avessero atteso Mosè con fervore, l'umanità sarebbe entrata nell'era messianica, con un salto di vibrazione dell'intero pianeta, e la Kabbalah avrebbe potuto risplendere nell'anima unica finalmente ritrovata!

 

Duemila anni fa arrivò Yeshouah il Cristo: l'essenza della sua azione è sfuggita alla consapevolezza degli uomini, almeno fino ad oggi. É stato adorato come un dio crocifisso, ma la croce rappresentava soltanto il passaggio verso la realtà vivente dell'Uomo Nuovo, questo Re che ci attende e che è in noi. Yeshouah non è stato riconosciuto da Israele, Lui che ha detto: «Il mio Regno non è di questo mondo...». Comunque ci ha lasciato II Ponte di Luce che unisce gli abissi al Sole, il suo cammino di Vita e di Verità che ci chiama all'età dell'Acquario.

 

Se l'Ari avesse vissuto in un'epoca più vicina a noi, avrebbe potuto condurre i figli d'Israele e l'umanità intera sul cammi­no della Kabbalah. Ma i tempi non erano maturi. Se ne andò presto, all'età di trentotto anni, lasciando comunque dietro di sé nuove interpretazioni e nuovi insegnamenti: tutto questo fu in seguito chiamato "Kabbalah di Louria".

 

- Ma allora, gli chiesi, perché sei venuto se l'umanità non era pronta? Mi rispose con una specie di sorriso: - Perché Dio stesso non può prevedere come l'uomo userà il suo libero arbitrio. Anche se c'è una sola e piccola possibi­lità, bisogna sempre e comunque tentare. E poi... era necessario che io venissi, nel momento giusto per me, a imprimere la mia impronta sulla Terra, che mi ha riconosciu­to. Senza saperlo, l'umanità di oggi ne avrà beneficio. Ecco perché ti sono così vicino, mia cara figlia, come sono vicino a tutti quelli che mi chiameranno nel segreto del loro cuore.

 

Sapere che la mia guida si era incarnata sulla Terra mi fece sentire ancora più vicina a lui. Da quel giorno, il contatto divenne più facile. Attraversai ancora dei periodi in cui me ne sentivo separata, ma erano ogni volta più brevi, perché il Leone era sempre più spesso al mio fianco, presenza invisi­bile e silenziosa, ma estremamente reale, che il mio cuore sapeva riconoscere. [...]

 

L'Ari è oggi Uno con la Luce eterna, Uno con tutte le Intelligenze che servono il piano divino. Accompagnata dalla sua pre­senza sottile, la mia anima si disseta alla Sorgente di pura Luce, oltre ogni forma e ogni parola. Pensando a lui, non mi rivolgo a un essere venuto sulla Terra più di quattro secoli fa, ma al Sole che, nella grande Unità delle Gerarchie della Luce, viene oggi a tendere la mano all'umanità per aiutarla a superare il gradino dell'Era dell'Acquario.

 

 

 

Estratto dalla introduzione di:

 

Verso lo Splendore

 
 
 

lettera d'amore da Dio

Post n°7 pubblicato il 08 Marzo 2008 da cinziadegliangeli

 

 
 
 

Torneranno gli Angeli

Post n°6 pubblicato il 08 Marzo 2008 da cinziadegliangeli

 
 
 

Mannoia Quello che le donne non dicono

Post n°5 pubblicato il 08 Marzo 2008 da cinziadegliangeli

 
 
 

Il coraggio delle donne è la forza Creatrice che inutilmente si cerca di reprimere.

Post n°4 pubblicato il 08 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 
Foto di cinziadegliangeli

Allora sarebbe come riuscire a fermare il vento.

Per un 8 marzo che sia tutti i giorni dell'anno.

Quanto è bello il Mio creato davanti a voi. Quanto è bella una foglia, una striscia della creazione, un pezzetto, una faccia, un unico raggio di sole. Quanto siete belli voi. Amate il creato. Amate voi stessi. Amate il flusso di coscienza che siete.

Tutto fluisce. Tutto fluisce dall'Oceano. Questo è il movimento della vita. La creazione nuota davanti a voi. Le braccia ruotano nell'acqua e sguazzano. Questa è vita, i cerchi concentrici fatti, vortici creati in una configurazione chiamata vita nel mondo.

Se c'è vita nel mondo, deve esserci vita anche non nel mondo. La vita nel mondo e la vita fuori da questo mondo, sono entrambe dei motivi enormi per celebrare.

Voi siete il Mio grido di gioia. Io celebro voi, amati. Ho ospitato una grande festa a cui siete stati invitati. Voi avete accettato l'invito, e siete arrivati giusto in tempo per l'evento.

Non è stata una festa improvvisata quella che ho dato, ma avete portato ugualmente qualcosa. Avete portato i doni che Io vi avevo fatto. Non li avete lasciati sul tavolo dell'atrio. Li avete portati con voi. Mi avete mostrato quanto eravate contenti di quello che vi era stato dato e che vi eravate portati dietro.

Avete cantato per Me ciò che avevate da cantare. Avete suonato il piano, facendo vibrare le note. Avete scritto delle commedie e le avete messe in scena a vantaggio di tutti.

A questa Grande Festa, che Io ho dato nell'anticamera del Cielo, non Mi avete sempre visto tra la folla. Avevo tantissime mani, tuttavia, da poter prenderMi cura di tutti i Miei ospiti in una volta.

Mi muovevo così velocemente e la Mia Luce era così brillante, che voi eravate abbagliati. Battevate le palpebre. Il Mio sguardo non ha mai lasciato il vostro, nemmeno per un minuto.

Quando qualcosa si rovesciava, Io ero lì ad aiutarvi ad asciugare la macchia. Badavo che non inciampaste in quello che vi era accaduto. Attutivo la vostra caduta. Alzavo la vostra testa. Se il vostro respiro si fermava, vi svegliavo nel cuore del Cielo, e vi svegliavate tra le Mie braccia, ospiti del Mio cuore, il Mio battito ritornato.

Avete adottato il ritmo del Mio cuore. Ci siete entrati dentro. Siete entrati nel Mio Essere proprio così pienamente e facilmente come se non ve ne foste mai andati, come se foste sempre stati una pulsazione del Mio cuore, il che, naturalmente, è vero.

Vi siete svegliati là dove siete sempre stati. Soltanto che ora non eravate distratti. Con la materia lasciata alle spalle, avete avuto un'immersione totale in Me, e lo sapevate. Questo era il Cielo, e vi siete dati il benvenuto. Avete accolto voi stessi. Fatti entrare nelle sale interne del Mio cuore, vi siete messi a vostro agio.

Tutti i flussi e nastri e fili della vita si sono incontrati in questo momento singolare d'eternità. Tutti sono ritornati alla Sorgente, che non avevano mai lasciato. Andarsene è un'impossibilità. Come potete lasciare qualcosa che non vi lascia mai?

Voi siete importanti per Me, voi, che vi siete illusi di essere separati da Me. Unità eravate e all'Unità siete venuti. Unità scintillava nel sole, e Unità brillava nella notte. E l'Unità si precipitò tra le sue stesse braccia e si lanciò nell'Universo, fece una danza selvaggia sulla superficie della Luna, si catapultò sulla Terra e riprese da dove aveva lasciato.

Neppure un passo o un battito andò perso. Vi alzaste e prendeste il mondo come vostra sala da ballo. Facevate festa, anche se qualche volta la chiamavate sventura. Apparentemente vi separaste dal fiume d'amore in cui stavate sguazzando. Nuotavate a stile libero e pensavate di esservi persi, quando, per tutto il tempo, non c'era possibilità di perdersi. Non potevate perdere il sentiero della vita, perché non c'è niente altro su cui essere.

Stavate danzando e vi stavate roteando nell'aria, sempre tenuti tra le Mie braccia, sempre il Mio pensiero all'inseguimento di se stesso.

 
 
 

“Voglio Morire”

Post n°3 pubblicato il 03 Marzo 2008 da cinziadegliangeli
 
Foto di cinziadegliangeli

L’Arcangelo Raffaele tramite Jeane R. Pothier, per l’edizione Marzo 2008 di  Cosmic Lighthouse 

 

“Voglio morire. Mi sento come se già stessi morendo. Ho rinunciato ad ogni speranza. Mi sento finito. Non so cos’altro fare. Voglio soltanto lasciare la terra e tornare alla mia vera casa. Per favore aiutami.”

 

In questo giorno io ti saluto, amato essere!

 

IO SONO Raffaele, Arcangelo della Guarigione e Trasformazione, e giungo a te quest’oggi per sederti accanto e condividere con te questa energia. Amo molto unirmi a voi in questo modo, così come fanno il resto del vostro entourage angelico e tutte quelle care anime che scelsero di rimanere indietro, quando vi metteste in viaggio verso questa terra per sperimentare questa esistenza.

 

E mentre condivido con te questa energia in tal modo, ti chiedo di darti semplicemente il permesso di respirare profondamente, e di inspirare I doni dell’amore e della compassione che sempre fluiscono verso di te, provenienti da tutti quelli qui presenti che così tanto ti amano. Queste onde di amore e compassione sono sempre qui per te, eppure non te ne avvali così spesso quanto il tuo entourage vorrebbe vederti fare!

 

E’ un pò come quando una persona affamata rifiuta di assumere cibo, o un assetato beve solo piccoli sorsi d’acqua, quell’elisir ristoratore che le cellule del corpo richiedono a gran voce. Questo è quanto vediamo tante volte accadere con gli esseri umani su questa terra. Dimenticano che sono dei grandi esseri, e col Velo dell’Oblio non possono ricordare che è loro divino diritto di nascita avere amore, gioia e appagamento nella loro vita. Non solo ogni tanto, come quando si ascolta una canalizzazione o della musica incantevole e rasserenante, ma sempre!

 

C’è una grande trasformazione in atto, da qualche mese, e questo cambiamento si muove un po’ come un’onda sull’oceano, aumentando di velocità man mano che si avvicina alla spiaggia. Questa onda di energia ha il compito di dissolvere le vecchie energie che non servono all’Umano Divino. Questa onda ha il compito di scalzare I sistemi di credenze che trattengono la persona nella scarsa auto-stima e la fanno sentire indegna di vivere un’esistenza colma di gioia ed amore.

 

Quest’onda sta colpendo in particolar modo il sé umano, l’umano inferiore, o quello che è più comunemente chiamato ego. Questa voce dell’ego si è a lungo ritenuta l’unica degna di essere ascoltata, basandosi su un sistema di credenze secondo cui un individuo o ne deve seguire la guida o altrimenti tentare di distruggerla, o perlomeno metterla da parte classificandola come un difetto di fabbrica della sua personalità.

 

L’ego umano sta percependo questa energia, sta combattendola ed emettendo l’energia della rinuncia, scegliendo invece morte e distruzione. Questa dinamica del sentirsi in qualche modo in conflitto con ciò che potrebbe chiamare il proprio “Sé”, come all’ego piace d’essere percepito, o la percezione del proprio essere umani, determinano un’energia o un misto di emozioni che causano tumulto interiore, malessere e, agli estremi, la sensazione ed emozione che uno possa solo scegliere la morte, adesso, quale mezzo per liberarsi dal disagio e dalla sofferenza.

 

Ciò che sta realmente avvenendo, mio caro essere, è che una morte davvero è in atto, però non è la tua morte quella che credi di percepire, o il desiderio che puoi avere di morire e lasciare questa terra. La vecchia parte di te stesso, distrutta e amareggiata, che non è stata onorata, rispettata, amata e curata nella tua vita, desidera andarsene. Non è il tuo ego, non è la tua personalità, è semplicemente un aspetto di te stesso che è stato finora presente nella tua vita, per favorire molte di quelle esperienze cui hai condotto te stesso in questa esistenza fino a questo momento.

 

E che cos’ un aspetto?, potesti chiederti. Un aspetto è un tipo di sé della personalità, che ha I propri attributi, la propria identità, allo specifico scopo di esplorare determinate cose nella tua vita, in questa vita in particolare. Per esempio, se una persona è un artista in questa esistenza, esprimendo la propria divinità e creatività con dipinti o musica o ceramica, sta dando corpo ad un aspetto, della propria anima, che è quello dell’artista. Sta sperimentando l’energia principale di quel suo aspetto, che si rivela tramite una condizione umana dotata di operosità artistica.

 

Le identità degli aspetti si portano avanti da una vita all’altra, ed ora, in questa vita, sei ricolmo delle energie di queste molte identità del sé, che talvolta invocano attenzione al punto tale da sentirti circondato dal caos. Cosa dovrei fare per prima cosa? Quale direzione dovrei prendere per scoprire la mia passione? Queste sono tutte domande con cui venite tormentati da queste invocazioni dei vostri tanti aspetti, che sono arrivati a voi per essere unificati e integrati, ora, in questa vita. Poiché questa è l’esistenza che unirà tutte le parti e I pezzi dei vostri aspetti in un’unica grandiosa espressione che è il vostro Divino Voi!

 

Così, mio amato, ciò che stai ora vivendo per te stesso, come molti molti altri ora in quest’espressione fisica, è che l’identità umana che finora è stata il “Tu” a cui sei abituato, sta ora lasciandoti, per spostarsi esso stesso verso una più alta vibrazione e risoluzione. Tutto questo dà la sensazione di una morte, e ti chiedi come continuerai ad andare avanti nella tua vita e attraversare questi sentimenti. Ti chiedi come sia possibile sopravvivere in questo posto, entro quelle emozioni da cui sei circondato e che stai provando.

 

Molti altri messaggeri vi hanno già informati, che parte della scelta animica di questa incarnazione, prevedeva che il vecchio debba lasciarvi, prima che qualsiasi cosa di nuovo possa raggiungervi. Per questo ci sono stati molti gaps, per così dire, nella tua vita, che prendono la forma della mancanza di lavoro quando traslochi da un luogo e cerchi un altro impiego. O quando esci da una relazione e poi resti in ansiosa attesa dell’arrivo di un’altra, ottenendo solo che il tempo tra un rapporto e l’altro si allunghi sempre di più, fino ad arrivare al punto in cui ti chiedi cosa c’è che non va, da non riuscire a trovare quell’amorevole persona della tua vita!

 

Questo è precisamente quanto sta succedendo, mio amato essere, e sarà ancora così per un pochino di tempo. Stai lasciando andare dalla tua vita le vecchie identità di te stesso che stanno scegliendo di lasciarti. Sono felici mentre ti lasciano, eppure tu stai provando paura di questo addio. La paura sta provenendo dal vuoto dello spazio di-mezzo, quello spazio interiore consapevole che qualcosa, in cui ha avuto fiducia e su cui hai contato, ti sta abbandonando, e non puoi ancora dire o capire se c’è qualcos’altro in arrivo!

 

Mio caro, fai un profondo respiro e, per ora, lascia andare la sofferenza, lascia andare l’afflizione per qualcosa che ti sta lasciando, che sta spostandosi verso una risoluzione superiore della tua stessa anima. Nulla è mai perso per sempre, poiché l’energia non può venire distrutta. Ed io ti dico ora, in questo momento, che per ogni cosa tu senti ti sta lasciando, c’è qualcos’altro, qualcosa di vibrazione superiore, di energia più agevole ed armoniosa, che sta arrivando a te!

 

Fa parte del modo in cui è stata predisposta l’anima, per questa incarnazione, che il caro, divino essere umano sperimenti l’abbandono del vecchio in tutte le sue espressioni, in tutta la sua crudezza. E’ costitutivo dell’anima, per questa incarnazione, che gli esseri umani sperimentino quindi il vuoto dato dal rimanere privi di quelle vecchie identità, di quei sistemi di credenze, di quelle vecchie fondamenta su cui era costruita la loro vita. Ed è costitutivo dell’anima, per questa incarnazione, che l’uomo quindi incorpori pienamente e sperimenti l’ingresso di nuove identità, nuovi aspetti del sé, nuove energie, nonché nuovi sogni che accompagnino quelle energie, per comporre tutte queste cose in una Unità.

 

Questa vita terrena venne predisposta per essere in questo modo, e in parte è stato così perchè ciò che viene qui sperimentato, con tutte le singole fasi di questa trasformazione da una vecchia coscienza ad una nuova, potesse venire totalmente compreso e poi condiviso con altri. La condivisione e l’insegnamento di ciò che ogni essere umano ha attraversato, contribuisce moltissimo a facilitare questa transizione, perché in quel momento vi rendete conto, dall’esempio degli altri, che NON siete soli a fare quest’esperienza!

 

Carissimo, quando provi il desiderio di morire, non stai sentendo soltanto le tue energie personali, ma stai percependo anche molto di quanto sta scorrendoti intorno e provenie da altri. Non sei il solo che si sta chiedendo se non dovrebbe lasciare la terra ora, o che è persino arrivato alla scelta di lasciare questa terra. Ci sono quelle anime che stanno infatti scegliendo di andarsene, perché i loro corpi non sono in grado di assorbire le vibrazioni e frequenze superiori che stanno ora fluendo verso la terra, e sentono che frenerebbero soltanto il soggiorno di altri. E potresti essere anche tu uno di quelli che sta facendo questa scelta per se stesso.

 

Non esiste giudizio sulle scelte prese in merito alla direzione della vostra vita, poiché la vostra anima è totalmente libera dal giudizio. E’ l’essere umano che si muove entro le energie del giudizio, in tal modo creando tanti sbarramenti e deviazioni alla propria vita. Carissimo, quando ti senti realmente attanagliato dagli artigli della nera disperazione, chiedendoti se dovresti abbandonare questa terra, fermati, e inizia semplicemente a respirare profondamente. Sii consapevole del tuo corpo, muovendo l’aria, muovendo i polmoni, inalando l’aria e facendola uscire. Porta l’attenzione al tuo corpo e a questa meravigliosa espressione dell’essere vivo.

 

E in quel punto di consapevolezza del tuo corpo, potrai toccare la tua stessa divinità, il tuo sé-anima. In quel luogo di connessione puoi chiederti se le sensazioni ed emozioni circa la morte, con cui stai tanto combattendo, siano davvero le tue. In quel luogo di conoscenza, mio amato, puoi allora fare le scelte che servono a te, piuttosto che cercare di trovare una decisione che è basata su energie che neanche ti appartengono! In quel momento, caro essere, saprai se il tuo desiderio di morire è ciò che stai scegliendo per te stesso o qualcosa che ti è stato imposto.

 

Gli umani sono incredibilmente empatici, e tale dono e capacità potranno solo divenire solo più forti, man mano che attraverseranno questi stupefacenti tempi. Sarete sempre più circondati da energie emanate da altri e, se non cogliete quei preziosi momenti in cui essere pienamente presenti al vostro corpo e al vostro sé, potrete facilmente venire travolti o perlomeno catturati nei traumi e drammi che vi stanno intorno. E non c’è da meravigliarsi, quindi, che vogliate morire… solo per liberarvi da tutto questo!

 

Io, Raffaele, vi dico in questo giorno, che non avete nulla da temere su quanto sentite intorno a voi. Quando sarete in grado di riconoscere, che siete un magnifico essere umano dotato della capacità di percepire i sentimenti e le emozioni altrui, allora QUALSIASI COSA sentirete per voi stessi potrà essere visto come un’esperienza. Semplicemente questo, mio caro, un’esperienza, né buona né cattiva. E nel momento in cui riconosci che stai sentendo qualcosa proveniente da un altro essere umano, puoi allora scegliere se è qualcosa che TU desideri sperimentare per te stesso.

 

E in quell’istante, se scegli di sapere che stai semplicemente avendo un’interessante esperienza di sensazioni ed emozioni, puoi altrettanto facilmente lasciarla andare e cessare di esserne catturato.

 

Il vero stato di esistenza, per l’anima, è fatto di pace, benessere, gioia ed estasi. Qualsiasi altra cosa è semplicemente un’esperienza che hai condotto a te stesso in quel momento. Ricordatelo, mio amato essere.

 

Fai un altro profondo respiro, e sentiti in pace con te stesso. Hai lottato così a lungo contro queste strane e in qualche modo debilitanti emozioni, e ciò ti ha consumato al punto da desiderare di morire e ritornare alla tua casa eterica, sentendola come la tua possibilità di ritrovare un po’ di pace. Eppure io ti dico, in questo momento, che ci sono grandi miracoli e magie ad attendere quanti stanno scegliendo di restare, e di percorrere questi tumultuosi tempi. Oh, non sarà necessariamente facile o agevole per un po’ di tempo a venire. Eppure è ciò a cui da eoni di tempo avete atteso di partecipare, ciò che in paziente fila avete atteso perché venisse da voi scelto di fare e sperimentare, per voi stessi, per infine ottenere un’unità ed integrazione di tutte le vite che avete trascorso ad esprimere la vostra anima!

Vuoi realmente abbandonare il posto in prima fila che hai in questa vita, con cui vedere il più grandioso film dell’universo mentre si svolge davanti ai tuoi occhi?

 

IO SONO Raffaele, ed è un piacere essere qui con voi oggi. Prendetevi tanto più tempo possibile per voi stessi, durante i prossimi mesi, e ciò allevierà di gran lunga questo periodo, questo anno di trasformazione di massa. Prendetevi del tempo per appartarvi dagli altri, per camminare nella natura, per esprimevi tramite la vostra creatività, che sia dipingendo, cantando, scrivendo o anche col solo piacere di sognare ad occhi aperti. Prendetevi del tempo per stare con voi stessi, poiché ogni essere umano ha bisogno di quei momenti in cui non è bombardato dalle energie degli atri esseri umani intorno a lui. Datevi il permesso di restare da soli e assaporare quei momenti magici con voi stessi. Scoprirete che ciò attenuerà moltissimo lo stress e il peso al cuore, portando un po’ di pace alla vostra vita.

 

E ricordate che in ogni momento siete circondati da quei cari angeli ed esseri che vi amano. Questa energia è sempre a vostra disposizione, scorrendo a voi in ogni istante. Non solo quando leggete o ascoltate un certo canale o musica, o ammirate un splendido tramonto. La si trova anche in quei momenti in cui piangete fino a sentire che potreste andare in pezzi dal dolore. E’ lì anche in quei momenti, quando sentite di aver raggiunto il limite e volete scegliere la morte al posto della vita. Questo amore è il vostro, poiché è il vostro divino diritto di nascita.

 

Fai un altro profondo respiro e inizia a vivere la tua vita in un modo nuovo, mio caro. Poiché in ogni istante in cui respiri consapevolmente, stai scegliendo nuovamente da capo. Ed ogni scelta viene onorata, esattamente come sei onorato tu.

 

Così è, e così sarà. Noi siamo un Intero.

 
 
 

Enya - Angels

Post n°2 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da cinziadegliangeli
 
Tag: Ciccio, Tore
Foto di cinziadegliangeli

         CIAO

CICCIO E TORE

Tante volte vi ho sognato, cercavo il contatto con la vostra mente per sperare per cercare un segnale di vita. Ma tutte le volte c'èra buio freddo e la cattiveria della mano umana, nessuna casualità nessun gioco pericoloso.

Quella frase terribile che mi rimaneva smpre nella testa, nel buio nel pozzo e poi ancora dopo: Il dolore troverà il dolore!

Poi attraverso i notiziari ho compreso il dolore di un altro bambino ha portato alla luce il vostro terribile dolore, il calvario.

Ciccio e Tore siete nel mio cuore, siete nelle mie preghiere, ho pregato gli Angeli che vi accompagnano nel ritorno alla Casa del Padre dove la Luce il conforto della Madre celeste vi avvolgono.

Non c'è buio non c'è dolore che più vi può toccare, non c'è più mano assassina che possa impedirvi di esser liberi completamente, di cantare insieme agli Angeli la canzone del vento, dell'aria, dell'acqua e della terra. 

 
 
 

per una pace infinita

Post n°1 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da cinziadegliangeli

 

Alcuni di noi forse sono sopraffatti dall’energia di poteri occulti che affluiscono sulla terra abilmente orchestrati, pur non essendo consapevoli dell’altra Luce che è sempre stata qui. Gli elementi utilizzati per la costruzione di questo luogo sanno chi siete ed alcuni di essi sono antichi. Raccolti in foreste più vecchie di voi…. eppure sanno chi siamo. Vedete, noi samo frammenti di Dio, il regno angelico, la forza creativa del pianeta, ed essi ci vedono diversamente da come noi vediamo noi stessi. Non vedono quello che vediamo noi nello specchio, dal momento che percepiscono che una presenza angelica è entrata nella vita. Si domandano quale riunione di angeli abbia luogo oggi, per apportare una tale energia qui. Essi sentono e vedono la nostra bellezza. Stanno cantando una grandiosa canzone, eppure non riuscite a sentirla. Ma si può, si può sempre in qualsiasi momento noi decidiamo di entrare in contatto con la Luce. Noi non sappiamo neppure chi siamo, in realtà.  E’ stabilito così, Essere Umano. Il piano è inteso per stimolare la nostra libera scelta a far emergere le risposte. Il compito, quando riposiamo nelle nostre  case, è di  risvegliarci spiritualmente fino al punto da poter sgretolare il muro che ci separa da Dio. E’ chiamato dualità e rappresenta il libero volere di un Essere Umano pronto ad abbattere un muro invisibile ed illusorio – che è invisibile per molti ma che fa parte della consapevolezza spirituale. E’ un muro che, una volta abbattuto, rivelerà i segreti della vita e la ragione per cui siamo qui. E questo, ciò che dobbiamo comprendere, l'unica strada che ci conduce alla pace interiore che  automaticamente diventa la Pace Universale.

 
 
 
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Data di creazione: 26/02/2008
 

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