SMOKE AND FOG

Così per un caso.....


Tutto cominciò con un banale invito a cena , in un ambiente che lo è molto meno: quello degli omosessuali.Proveniva da uno dei miei colleghi amici.Accettai e quella sera incontrai Martin per la prima volta.Somigliava ad un grande levriero russo, spilungone e scheletrico, vestito con la tenuta della "parrocchia": Jeans scoloriti, giubbotto di pelle, stivaletti di cuoio fulvo e spilla da baglia con un rodoide all'occhiello.Begli occhi azzurro, taglio di capelli alla West Point,Venimma presentati dal mio collega , il contatto risultò facile e caloroso. Non c'era dubbio , lui mi trovava simpatica e io lo trovavo piacevole.Per tutta la durata del cocktail restammo seduti a chiacchierare di lavoro e progetti.Scoprimmo diavere vedute estetiche affini e un comune gusto della qualità.La cena ci separò, e venne a mancarequella verve che Martin sapeva portare...Quandol'attenzione degli invitati si faocalizzò da lle parteopposta dove stavo io , mi  defilai.Pierre il mio collega , mi chiamò un taxi e mentre mi abbracciava per salutami mi chiese come trovavo Martin.Quando gli dissi che era entrato nelle mie simpatie , mi confidò che gli avrebbe dato in mio numero.:" Fa pure, buonanotte". Risposi ioA quell'epoca mi trovavo a una svolta. Avevo raggiunto la quasi quarantina e dovevo prendere unadecisione da cui sarebbe dipesa la tranquillità dei miei anni futuri.A 35anni cio che era l'innocente mania di una donna agiata, l'antiquariato, divenne la mia professione e la mia fonte di reddito, in seguitoad un divirzio consesuale che mi lasciava una figlia di otto anni da allevare e modesti alimenti.Diventei socia di una mia amica nata nel giro :lei aveva serie conoscenze che io non possedevo, un senso della gestione che io ignoravo m ma io avevo il senso innato dell'autentico. Grazie a questo mestiere non mi sono arricchita ma ho vissuto piacevolmente.il problema che misi poneva era preoccupante , la mia soca desiderava sposarsi e dedicarsi alla famiglia , io non avevo il capitale, necessario per rilevareil negozio , e non ne avevo voglia ,essendol'impegno troppo pesante per una donna . Lo confidai a Pierre ed è stato allora chemi presentò Martin.Qualche tempo dopo la mia amica mi detteun aut-aut, o comparvo o lo avrebbe messo in vendita e fu quel pomeriggio che incontraiMartin, un ragazzone bruno in sella alla sua bicicletta.Parlammo dei miei problemi e lui mi propose unlocale sulle rive della Senna , una strada ben frequentata ...il locale non mancava di fascino..Mi spiegò che avremmo potuto usare la registrazione della sua societa -ristrutturazioni di appartamenti-per evitare spese immediate e appena la cosa avrebbeiniziato a girare , avremmo costituito una società.Da qui la mia vita si intreccia con quella di Martin....grazie a Pierre  e ....con tutto il disprezzo di Paul.