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Post n°1434 pubblicato il 04 Settembre 2007 da Musashi_87
 
"Oggi si parla sempre più spesso di cacciare le prostitute dalle strade e di rivedere la legge Merlin, che dispose la chiusura, nel 1958, delle case chiuse. Ricordiamo allora cosa erano e come funzionavano queste 'case chiuse'. Il nome deriva dal fatto che queste case avevano sempre le finestre chiuse, con le tapparelle abbassate, per motivi di ordine pubblico, ma soprattutto di 'privacy', per i frequentatori. In Italia furono introdotte nel 1860 da Cavour, che si ispirò alla normativa francese per le maisons de tolérance. Le prostitute che vi lavoravano erano schedate, sia da un punto di vista amministrativo, sia medico. Due volte alla settimana le 'signorine' venivano visitate da un medico e tutte le sere ricevevano la visita di agenti in borghese che dovevano accertarsi che tutto fosse in ordine, per far sentire ai clienti e agli addetti alla casa, il controllo attento dello stato sulla loro attività. Del resto lo Stato aveva non solo un interesse di ordine pubblico, ma anche economico, in quanto incassava le tasse di concessione della licenza di pubblica sicurezza agli esercenti e le imposte sui ricavi derivanti dalla gestione di tali esercizi. Le prostitute erano costrette a lavorare 'a cottimo', nel senso che più lavoravano e più guadagnavano. Una prestazione semplice faceva guadagnare una 'marchetta' ed ogni prostituta faceva 30-40 marchette al giorno. Per non stancare i clienti, ma anche per evitare che la frequenza degli incontri facesse nascere dei sentimenti fra cliente e prostituta, le ragazze venivano cambiate ogni quindici giorni (il che dà un'idea sulla frequenza maschile delle visite...). Il gruppo di 'signorine' di turno costituiva infatti la 'quindicina', che contraddistingueva l'alto livello della casa: solo nelle case più povere le ragazze si fermavano anche per mesi. Nelle case di lusso la permanenza di una prostituta oltre la quindicina era dovuta solo al grande successo che questa aveva avuto presso i clienti, che ne continuavano a chiedere le prestazioni. Le case, da quelle di lusso, frequentate dalla buona borghesia a quelle di categoria più infima, affollate di soldati e di contadini venuti dalla campagna, presentavano all'ingresso un salone in cui i clienti potevano ammirare e scegliere le ragazze, il banco della cassa, le scale che portavano ai piani superiori, dove erano situate le camere da letto. Le dimensioni erano variabili: vi erano quelle più piccole, dove si trovavano solo 3 o 4 ragazze e quelle molto affollate, come quella celebre di Via Chiaravalle a Milano, che ospitava 31 ragazze che potevano esercitare contemporaneamente. La tradizione voleva che al compimento dei diciotto anni i ragazzi fossero portati per la prima volta in queste case, per conoscere le gioie del sesso, ma a volte, specie se accompagnati da adulti, venivano accettati anche prima dei diciotto anni. Nel 1948 in Italia fu vietata la concessione di nuove licenze, ma il provvedimento di chiusura, la legge Merlin, fu approvato solamente nel 1958, a dieci anni dalla sua presentazione e dopo aver superato diverse resistenze. La decisione di approvare la legge della parlamentare socialista fu dovuta anche ad un a richiesta dell'ONU, che chiese ai paesi membri di cancellare ogni forma di regolamentazione della prostituzione. In Italia si schierarono per la chiusura tutti i partiti di sinistra e la democrazia cristiana, mentre contro il provvedimento erano i monarchici, i missini (oggi AN) e qualche indipendente. La legge Merlin fu approvata a scrutinio segreto con 385 si e 115 no il 29 gennaio del 1958. Sette mesi dopo non c'erano più casini in Italia... Almeno in quel senso". [fonte]

Ieri al tg ho sentito parlare ancora una volta di questo argomento e devo dire che non riesco a capire come possano la Sinistra, il Clero e non so chi altri ad opporsi al ritorno delle case chiuse. E' palese, è evidente come la prostituzione abbia raggiunto proporzioni mastodontiche, ma soprattutto abbia raggiunto un livello degenerativo tale da mettere i brividi: parlo delle situazioni igienico/sanitarie in primis, dato che le prostitute sono libere di vagare per le strade a spargere malattie veneree, un po' come facevano gli untori con la peste, al tempo dei "Promessi Sposi", ma anche delle situazioni sociali, che vedono le prostitute come merce, come oggetti dei loro magnacci, spesso spacciatori, contrabbandieri e quant'altro, che le sfruttano in modo disdicevole, picchiandole, seviziandole, usandole e poi buttandole, come si fa con gli oggetti rotti. Tutto questo non succederebbe, se si reintroducessero le case chiuse, sotto il controllo attento e vigile dello Stato, comprendendo visite mediche settimanali, visite giudiziarie (passaporti, documenti, ecc...) e cose di questo genere. Questo argomento (di cui ho parlato spesso, come qui, qui, qui o qui) mi sta molto a cuore, per svariati motivi. Innanzitutto sono terribilmente dispiaciuto per la sofferenza che patiscono queste donne (ma non solo), costrette a lavorare, spesso per sempre, per ripagare la cifra con cui sono state comprate e/o portate in Italia o altrove. In secondo luogo, a differenza della grande quantità di falsi moralisti, stupidi quanto ipocriti, non denigro affatto questo mestiere ma, anzi, lo difendo a spada tratta, ritenendolo un mestiere utile e senza nulla da nascondere [parlo della prostituzione stile case chiuse, non di quella odierna]. Infine, trovo ancora più ipocrita, da parte di Stato e Chiesa, il fatto che altre cose, così come le sigarette, siano tuttora legali, nonostante sia risaputo che portano alla morte ma, cosa ancora più squallida, sono fruttuose per lo stesso Stato. Così come per le sigarette è bastato apporre la scritta "il fumo nuoce gravemente alla salute", ben consci del fatto che una proibizione delle stesse avrebbe portato al contrabbando, come succede ancora con la droga, per esempio, lo stesso andrebbe fatto con le prostitute, imho. Tanto, finora, le cose sono andate sempre peggio e, dopo la legge Merlin, non mi pare proprio che le 'puttane' siano sparite. Anzi. [commento fuori luogo: avrà indetto quella legge solo perchè, in qualità di donna, si sentiva offesa dal mestiere più vecchio del mondo, esercitato allora soprattutto da donne come lei e_e"]. In definitiva, RIAPRITE QUESTI CAZZO DI BORDELLI, CHE VORREI TANTO FARCI UN GIRETTO >////< LoL =D [dite che posso fare il giornalista? No, eh? xD]
 
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