MySo-Called(un)Life

Sabato 17? Una giornata po-po-po-po-po de merda!!!


Scrivo di domenica, per dire che questo sabato 17 entra di forza nella top5 dei giorni più brutti della mia vita. Niente di esageratamente insuperabile, ma comunque tante cose sommate insieme, giunte in un momento in cui ho già troppi pensieri per la testa. Era un mese che volevo andare a Marcon con Elisa, per comprarmi qualcosa da vestire, così parto alle 16 per andarla a prendere a San Donà e, da lì, andare a Marcon (circa 35 km da San Donà). Arrivato da lei, mi dice che strada prendere, ma preferisco seguire il navigatore, che, per la cronaca, è aggiornato al 2008. Passa, così, circa un'ora e mezza e siamo ancora in macchina, a girare come scemi di autostrada in autostrada, di casello in casello. 20€ di benzina e 10€ di caselli, volano via. Ok, no problem. Arriviamo al centro commerciale alle sei passate. Facciamo un giretto velocissimo, prendo un paio di jeans e andiamo al cinema a vedere "Sherlock Holmes 2". Spettacolo delle 20.15, perché poi, in tarda serata, vorremmo raggiungere la compagnia, che dovrebbe essere in gelateria ad Oderzo (un'altra 40ina di km da Marcon). Guardiamo il film (molto bello) e usciamo. Imbocco l'autostrada per Treviso, mentre chiamo gli altri per sapere se, alla fine, sono davvero in gelateria ma, dopo varie chiamate senza risposta, vengo a sapere che sono andati in disco, perciò esco appena possibile e torno verso casa. Per strada, guardo l'ora e penso che tornare a casa di sabato alle 22.40 è alquanto da sfigati, a 24 anni. Perciò, appena passo accanto al New Age Club, metto fuori la freccia e vado, così andiamo a vedere "I soliti idioti" (dal vivo, non il film). Avevano iniziato da 10 min, per cui paghiamo (18€) e ci perdiamo poco, anche se c'è tantissima gente ed Elisa (non essendo alta 2 m) non vede quasi nulla. Nel frattempo, un sacco di gente 1. ci spintona o 2. si mette davanti a noi, oscurandoci quella poca visuale che eravamo riusciti a guadagnarci dopo varie ricerche. Lo spettacolo finisce due orette dopo, per cui torniamo a Jesolo intorno all'1 di notte. Cerco 10 min. una gelateria aperta, perché mi è venuta voglia di gelato, ma è tutto chiuso. Vabbè. Amen. Arrivo a casa, ma mia nonna ha lasciato il cancello chiuso. Elisa scende per aprirlo, ma non metto bene il freno a mano. La macchina tocca il cancello (pesante circa 180 kg) e lo butta fuori dalle rotaie. L'auto non ha danni, ma il cancello è incastrato e non accenna a spostarsi di un centimetro. Penso alle varie alternative: "dormire dai miei", "riportare a casa Elisa (altri 25 km) e dormire da lei", "scavalcare". Optiamo per quest'ultima. Salgo su un pilastro alto circa 2 m e scendo nel mio giardino, facendo forza sulle braccia. No problem. Entro in casa, prendo due sgabelli alti, li metto uno fuori e uno dentro, Elisa sale su quello fuori e sale sul pilastro, si butta giù... CRACK! Pensiamo ad una slogatura, ma oggi (domenica) dopo le lastre scopriamo che ha una frattura. 20 giorni a casa col gesso, esattamente tutto il periodo festivo. Aggiornamento: alla fine i giorni di gesso sono 40 e, se l'osso si sposta, bisogna pure operare e mettere una piccola lastra di metallo, fissata con le viti al malleolo. No comment.