MySo-Called(un)Life

A me i film di Resident Evil fanno cagare. E odio Milla Jovovich.


Trama: il virus T continua a diffondersi sul pianeta Terra, ormai vicino all'apocalisse zombie. All’Umbrella Corporation, dopo essersi risvegliata, Alice riprende la lotta per salvare la razza umana e catturare i responsabili della pandemia, finendo coinvolta in un lungo inseguimento che la porterà ad affrontare vecchie e nuove conoscenze."Resident Evil: Retribution" è un film d'azione ad ambientazione horror di Paul W. S. Anderson, con Milla Jovovich e Michelle Rodriguez, uscito nel 2012. E' il quinto film di una saga che non dovrebbe mai essere nata. Non mi dilungo o non finisco più. Innanzitutto ODIO Milla Jovovich e i ruoli da super-donna assegnati dal marito. I film sono costruiti interamente intorno a lei, al suo personaggio, alle sue corse, alle sue acrobazie straordinarie, ai suoi combattimenti. E non basta una Alice (personaggio inventato col solo scopo di far vedere quant'è figa Milla), no, è pieno di cloni. Sì, cloni, elemento che, insieme a mille altri elementi fantascientifici/futuristici, avvicina questa saga molto più a film come "Matrix", piuttosto che al videogioco originale da cui è tratta (anche se, ultimamente, anche i giochi stanno prendendo una brutta piega, con sommo dispiacere di migliaia/milioni di fan). Anderson ama strafare con gli effetti speciali, con i combattimenti al rallenty, con esplosioni e quant'altro, ma mette in scena una sceneggiatura sconclusionata e ricca di buchi e incongruenze. Una vera merda, non solo per i nostalgici della saga CAPCOM. Certo, alcune cose giuste ci sono (la somiglianza di Ada Wong, la magnum di Barry, il giubbetto di Leon, l'aspetto del licker -anche se qui è almeno 3 volte più grande del normale, ...). Ma alcuni piccoli omaggi ai fan non bastano a salvare un film così pessimo. Forse se si fosse chiamato "SUPER-MILLA, quant'è brava, quant'è bella!" avrebbe potuto anche funzionare, ma come Resident Evil proprio no (così come non funzionavano nemmeno gli altri quattro, sia chiaro). N.C./10