MySo-Called(un)Life

Un crime-drama sulla prostituzione nella Spagna dei bassifondi


Trama: Pochi giorni prima del rilascio di sua madre, ex prostituta alcolizzata, Ricky - giovane magnaccia di strada - decide di realizzare il sogno che lei aveva prima della cattura: aprire un bordello. Ad aiutarlo ci saranno due suoi amici, sempre papponi, Angelito e El Niño, mentre il boss della prostituzione Chino farà di tutto per metter loro i bastoni tra le ruote."Carne de neón" è un film crime/thriller spagnolo di Paco Cabezas ("Aparecidos"), uscito nel 2010. Lo ammetto: ho iniziato la visione (in lingua originale con sottotitoli in inglese), nella speranza di vedere una buona quantità di tette e perché mi piaceva l'ambientazione. Avevo letto che era una commedia black humour, ma è quasi più un dramma, dati i temi trattati (droga, prostituzione, corruzione, criminalità in genere, immigrazione clandestina), non fosse per i personaggi, tutti piuttosto buffi e imbranati, che combinano vari casini. I protagonisti, però, sono ben approfonditi e ognuno ha una personalità antitetica (Angelito è freddo e cinico, ma si scioglie quando vede il suo cane, Rocco; El Niño è un colosso forzuto, ma dal cuore tenero; ecc...). Molto simpatico il personaggio di La Infantita, un transessuale, mentre è davvero sensuale la giovane Blanca Suàrez ("La pelle che abito"). Tornando a ciò che mi ha avvicinato al film, le tette ci sono, ma sono un elemento molto marginale, sono piccole e si vedono solo in due-tre scene (una - due). Il tettometro segna 5.5/10. Idem l'umorismo; ce n'è, permea gran parte del film ma, se dovessi racchiudere la pellicola in un genere, l'ago penderebbe verso il chrime-drama, dato anche il finale. Molto interessanti le varie sottotrame, anche se molte non vengono approfondite, ma in definitiva si tratta di un buon film, che dà una buona idea dei bassifondi della Spagna male e della triste situazione delle prostitute. 7/10