MySo-Called(un)Life

La Morte dalla A alla Z, in 26 cortometraggi di ogni tipo.


Trama: 26 differenti registi mettono in scena 26 modi differenti – perversi, brutali e violenti – di morire. Ogni cortometraggio è realizzato a partire da una lettera dell’alfabeto, iniziale di una parola che ogni singolo regista ha scelto per dare sfogo alla propria fantasia horror, senza limiti e censure, nei modi più disparati e con tecniche cinematografiche diverse…"The ABCs of Death" è un'antologia horror uscita nel 2013. Raccoglie 26 diversi cortometraggi (di circa 4/6 min l'uno), girati da 26 diversi registi da tutto il mondo, tra cui Noburo Iguchi ("The Machine Girl" & co.), Ti West ("The Innkeepers"), Banjong Pisanthanakun ("Shutter"), Srdjan Spasojevic ("A Serbian Film"), Xavier Gens ("Frontiers") e molti registi spagnoli. Molti dei cortometraggi sono originali (trovano spazio perfino un paio di cartoni animati e un claymation). Purtroppo non tutti sono particolarmente interessanti (i primi tre, per es., li ho trovati inutili), mentre altri, come "D is for Dogfight" e "O is for Orgasm" sembrano videoclip musicali, più che film. Tuttavia, la natura dell'antologia, ha permesso a molti registi di dare libero sfogo alle loro fantasie più perverse, senza problemi di censura, e ne è un esempio lampante "L is for Libido" dell'indonesiano Timo Tjiahjanto, definita da molti come "La cose più malata che abbia mai visto" (e infatti pensavo fosse questo il corto del regista di 'A Serbian film'). Chi cerca brividi e terrore, purtroppo, verrà deluso, perché con questi corti è più facile provare ribrezzo, sdegno, a volte si sorride pure, altre ci si chiede fino a che livello arrivi la perversione umana (come in "P is for Pressure", dove una prostituta sud-americana accetta la richiesta di un regista di farsi filmare mentre schiaccia un gattino coi tacchi, pratica sado-erotica realmente esistente in Asia, pur di pagare una bicicletta al figlio, dopo che i soldi risparmiati le sono stati rubati da un ladro). In definitiva, sicuramente un prodotto non adatto a tutti e non mainstream, ma una visione consigliata ai veri amanti dell'horror in ogni sua forma. 6.5/10