MySo-Called(un)Life

Io... C'HO I PUGNI NELLE MANIIIII!!!


Trama: Fin dal suo arrivo in uno sperduto villaggio feudale nella Cina del XIX secolo, un fabbro è stato costretto a creare armi letali per le diverse fazioni del luogo, in lotta per il controllo del potere. Quando la guerra tra i diversi clan esplode con conseguenze inaspettate, lo stesso fabbro incanala un’antica energia che lo trasforma in un’arma umana..."L'uomo con i pugni di ferro" (orig. "The Man with the Iron Fists") è un film d'azione di RZA, con Russel Crowe, Lucy Liu, RZA, Jamie Chung ("Sucker Punch") e Batista, uscito nel 2013. La sceneggiatura è scritta a quattro mani da RZA e Eli Roth ("Hostel"), dopo che RZA - rapper e produttore del Wu Tang Clan, appassionato di cinema wuxia - ebbe l'idea di girare un film di arti marziali nel 2003, mentre compose le musiche per "Kill Bill", di Tarantino. Lo stile è, appunto, quello dei vecchi film di arti marziali anni '70, da cui riprende anche la trama poco profonda e il doppiaggio in un inglese molto approssimativo. Molto buone le musiche, invece, ovviamente opera dello stesso RZA, che, invece, ben conscio delle sue mediocri abilità recitative, pur scegliendo per sé il ruolo di protagonista, lascia molto spazio ai ben più esperti Russel Crowe (che si diverte un mondo, nel suo ruolo), Lucy Liu (in un ruolo simile a quello già visto proprio in "Kill Bill") ed esperti di arti marziali quali (Cung Lee e il wrestler Batista, nei panni dei villains). Il risultato è una tamarrata di film, con palesi influenze tarantiniane, ma ispirato ai wuxia e ai gongfupian, che piacerà molto agli estimatori del genere e non annoia affatto, grazie anche ad una durata contenuta (96', contro le 4 ore della director's cut, che spero di vedere). Tra i difetti più evidenti, il fatto che si avverte come tutto sia stato tagliato molto (nella stesura originale, RZA aveva descritto minuziosamente i vari clan, le loro tecniche, le loro armi, ecc...) e alcune sbavature visive nei combattimenti (alcune frammenti appaiono poco credibili, per via di effetti non eccelsi). Ma il più imperdonabile è avere tra le mani una strafiga simile e non sfruttarla minimamente, relegandola ad un luogo marginale e lasciandole due-tre scene, sempre totalmente vestita. Il tutto risulta ancora più fastidioso dal momento che (lei, come anche un'altra decina di asiatiche gnocche) veste i panni di una prostituta in un bordello, ma in tutto il film non si vede manco mezza tetta (quindi il tettometro segna 0/10). Un errore imperdonabile! 7.75/10