MySo-Called(un)Life

Un anime sui vampiri, di stampo classico


Trama: una strana famiglia si trasferisce all'improvviso nel castello che domina il villaggio di Sotoba. Nel frattempo, una serie di morti improvvise comincia a decimare gli abitanti; l'unico medico, Ozaki Toshio, sospetta una misteriosa epidemia ma, con l'aiuto del suo amico d'infanzia, il monaco Seishin Muroi, scoprirà una realtà ben più terribile... "ShiKi" è un anime horror di Tetsuro Animo, prodotto dallo studio Daume e uscito nel 2010. Composto da 22 episodi (più 2 special), è tratto dall'omonimo manga di Ryu Fujisaki, a sua volta tratto da un romanzo di Fuyumi Ono. Si tratta di una vampire story di stampo classico, che deve molto a romanzi quali "Dracula", di Bram Stoker, e riporta ai canoni la figura dei vampiri, creature della notte, succhiasangue e ammalianti, capaci quasi di ipnotizzare le vittime, ma non dotate di particolare forza fisica o altri poteri. Caratteristica particolare è l'assenza di un vero e proprio protagonista, che è da ricercarsi nell'intero villaggio di Sotoba, con i suoi abitanti, a cui viene concesso un ruolo più o meno importante all'interno della vicenda. L'approccio degli abitanti, perlopiù contadini e montanari, con i vampiri è, in effetti, piuttosto realistico: quasi tutti credono che le morti siano causate da un'epidemia e solo alcuni ragazzini crederanno alla teoria dei vampiri. Questo, però, mi ha reso snervante arrivare fino alla fine perché, su 22 episodi, per ben 17-18 episodi vedremo soltanto gli abitanti morire uno dopo l'altro, con i superstiti che non fanno nulla per risolvere il problema. Solo negli ultimi 4 episodi si avrà uno stravolgimento, con gli abitanti che finalmente capiranno la gravità della situazione e diventeranno degli assassini brutali, trasformando gli ultimi episodi in un tripudio di impalamenti in salsa splatter. In questi episodi sarà impossibile non provare pena per i vampiri, uccisi nel sonno o in lacrime, mentre implorano pietà, accerchiati da decine di umani. Buona la caratterizzazione dei personaggi, in alcuni casi piuttosto profonda, in altri più superficiale e a tratti forzata. Il chara design, piuttosto spigoloso, ricalca quello del manga (anche se è meno esagerato, ma cmq a me non ha fatto impazzire). In definitiva, è sicuramente una serie interessante, profonda e realistica sotto certi aspetti, forzata e poco credibile sotto altri. Peccato sia troppo lenta a ingranare... 7/10