MySo-Called(un)Life

L'ennesima ciofeca di Uwe Boll.


Trama: Germania, 1940. Mentre il Nazismo imperversa, un piccolo gruppo della Resistenza, capitanato da Nathaniel e Vadge cerca di resistere agli assalti dei nazisti (tra cui il Comandante, il Dottore e il Luogotenente). L'arrivo di Blubberella, una damphir sempre affamata (di cibo e di uomini) darà una forte svolta alla vicenda..."Blubberella" è un film di Uwe Boll, con Lindsay Hollister, uscito nel 2011. Il film fa parte del trittico nazista di Uwe Boll - insieme a "Auschwitz" e "Bloodrayne - The Third Reich" - ed è una sorta di auto-parodia di quest'ultimo, da cui riprende gran parte delle scene e del cast, stravolgendone però i dialoghi. L'unica differenza sostanziale è la protagonista, che non è più quella gran bella donna di Natassia Malthe, ma la giunonica Lindsay Hollister (vista in "Postal" e in alcune serie tv). Uwe Boll si è guadagnato negli ultimi dieci anni la fama di peggior regista (tra quelli abbastanza famosi), grazie ai pessimi adattamenti di videogiochi quali "Alone in the Dark", "House of the Dead" e "Bloodrayne" (La trilogia. Quest'ultima, però, a me non ha fatto troppo schifo) e questo forse l'apice del suo schifo. Volevo vederlo sin dalle prime voci ma poi, aspettando uscisse in italiano, me ne sono dimenticato e l'ho recuperato solo ora. Ma potevo benissimo farne a meno. I primi minuti mi avevano anche fatto sperare bene, sembrando molto divertenti, ma poi il resto è davvero brutto, soprattutto per colpa della regia atroce di Boll, ma anche per la mancanza di trovate che riescano davvero a divertire. Certo, vedere una 'cicciona' strizzata in un abito simile a quello di Bloodrayne menare i nazisti con mattarelli e cosciotti di tacchino, flirtare con degli ebrei su internet (sì, il film è ricco di elementi anacronistici come portatili, cellulari, ecc... che però non strappano più di un sorriso striminzito) e chiacchierare con Hitler per tirarlo su di morale può far ridere per qualche minuto, ma se il tutto è girato malissimo e manca di grinta e verve, il risultato è un flop assicurato. 3.5/10