MySo-Called(un)Life

Facebook ci ha resi tutti degli zombie


Trama: cinque universitari si riuniscono per festeggiare il capodanno. Intanto un’epidemia si diffonde in tutto il mondo, così i cinque si barricano in casa. iPhone, Blackberry, iPad e computer portatili diventano l’unico mezzo con cui scoprire cosa è successo e vedere le immagini del caos circostante. Ma, forse, sono proprio loro la causa del virus..."Antisocial" è un film horror canadese di Cody Calahan, uscito nel 2013. Calahan è uno che, negli ultimi sei anni, ha fatto un po' di tutto, in film minori (tra le tante cose -stunts, comparsa, art director,...- ha co-prodotto gli horror "Monster Brawl" e "Exit Humanity") e qui si trova alle prese col suo primo film da regista (dopo un paio di corti). Calahan prende di mira Facebook (qui chiamato TheSocialReedroom.com) e i social network in genere, elemento che ci ha ormai resi veri e propri zombies, assuefatti da selfie, post, tweet e quant'altro. Un tema attuale e interessante, quindi, che parte anche con alcuni effetti grafici interessanti (la presentazione dei ragazzi attraverso la loro pagina social) ma finisce presto per adagiarsi sui cliché tipici del genere e si focalizza troppo sui cinque ragazzi, riducendo le scene d'azione e i momenti ad alta tensione. Il cast è molto acerbo, con attori semi-sconosciuti (molto carina l'attrice protagonista, l'esordiente Michelle Mylett), che recitano con risultati altalenanti, diminuendo l'empatia. A livello visivo siamo su buoni livelli, per quanto i guizzi di originalità si esauriscano nei primi minuti. La sceneggiatura (che riprende pellicole simili, tra cui "The Signal") parte bene, per poi rovinarsi nella seconda parte (SPOILER! vermi che escono da smartphone e portatili per installarsi nel cervello? la tipa che si trapana il cranio da sola e poi combatte a colpi d'ascia?). Nonostante i numerosi difetti, un esordio non totalmente da buttare per Calahan. 5.5/10