MySo-Called(un)Life

Non fanno più anime interessanti come una volta...


Trama: Tokyo, 2018. Gli esseri umani coesistono con i Wud, dotati di poteri magici. Il "Tribunale della magia" è deputato a sanzionare i crimini commessi dai Wud. In difesa degli imputati, durante i processi, ci sono i Benmashi o "Wizard Barristers". Tra di essi c'è anche la 17enne Cecil, la ragazza più giovane mai diventata un Benmashi, che lavora per lo studio legale Butterfly."Wizard Barristers: Benmashi Cecil" è un anime di Yasuomi Umetsu ("Galilei Donna"), prodotto dallo studio Arms (le serie "Ikkitousen" e "Queen's Blade"), composto da 13 episodi e uscito nel 2014. La serie parte subito in quarta, mostrando tanta azione e una resa grafica davvero ottima, sia per il chara design originale, sia per un buon utilizzo di effetti speciali in CG e animazioni fluide. Purtroppo, però, questa ricchezza va via via scemando, con gli ultimi episodi davvero poveri, dal punto di vista tecnico. Anche la trama, che poteva rivelarsi interessante e originale, se si fosse focalizzata maggiormente sulla burocrazia tipica di uno studio legale e sulla discriminazione tra umani e Wud (molto simile a quella tra umani e mutanti nelle saghe degli "X-Men"), finisce per risultare molto superficiale, lasciando molti plot hole, che fanno pensare ad un possibile seguito. Il chara design è davvero bello, con volti molto tondeggianti, ragazze formose (anche se il fanservice è ridotto) e colori sgargianti. Unica pecca, il mecha design, piuttosto scialbo e mal implementato nel contesto. Il risultato, quindi, è una serie che prometteva molto, ma ha mantenuto ben poco, finendo nel grande bidone delle serie passabili ma lontane dall'eccellenza. 6/10