MySo-Called(un)Life

Una discesa nell'inferno delle catacombe parigine


Trama: Scarlett è una giovane archeologa che, seguendo le orme del padre, dedica la sua vita alla ricerca della Pietra Filosofale. Esplorando dei tunnel in Iran, ritrova una stele con delle iscrizioni che rivelano nuovi indizi, che la porteranno nella profondità delle catacombe di Parigi, dove è nascosta la porta dell'Inferno, ma le cose non andranno come previsto..."Necropolis - La città dei morti" (orig. "As above, so below") - da non confondersi con il quasi omonimo "Necropolis - la città della morte" (1987) - è un film horror di John Erick Dowdle ("Devil", "Quarantena"), con Perdita Weeks ("Prowl") e Ben Feldman ("Cloverfield"), uscito nel 2014. Dopo il successo (totalmente ingiustificato) di "Paranormal Activity", il fenomeno del found footage è diventato la moda del nuovo millennio e costituisce almeno il 60% dei film horror usciti negli ultimi anni. 9 volte su 10 (ad essere buoni) questi found footage fanno cagare. Qualche volta, però, questo genere sforna qualche piccola perla (come "REC") o cmq qualcosa di valido. Ed è quest'ultimo il caso di Necropolis, un found footage girato nelle catacombe parigine che unisce il fascino claustrofobico delle catacombe parigine alla tensione caotica dovuta alle riprese a mano. Il cast, non di altissimo livello, riesce cmq a risultare credibile e fa il suo lavoro. La sceneggiatura (scritta dai fratelli Dowdle) porta in scena esoterismo, alchimia e urban exploring, ma anche un'introspezione che tocca sensi di colpa mai superati. Tutto bene, non fosse per alcuni (parecchi) buchi che lasciano degli interrogativi irrisolti e per un'ultima parte eccessivamente caotica. Grazie al fascino della location e ad un buon utilizzo del found footage, Necropolis riesce a risultare una visione piacevole, nonostante non spaventi quanto dovrebbe (a meno che non soffriate di claustrofobia). Io l'ho visto al cinema e devo ammettere che mi aspettavo di peggio. 6.5/10