MySo-Called(un)Life

Una squadra di minatori resta bloccata in miniera e iniziano i guai.


Trama: Una squadra di minatori di carbone rimane intrappolata a 600 metri sotto terra dopo un crollo disastroso. Con il passare del tempo, quando l’aria si fa più tossica, i minatori cadono preda della follia… Tra loro, c'è anche Samantha, che ha voluto seguire il padre George e il fidanzato Randy in una loro giornata tipo..."Beneath" è un film horror di Ben Ketai ("30 giorni di buio 2"), con Brent Briscoe (comparsa in film di ogni genere, da"Il miglio verde" a "Zombeavers") e Jeff Fahey ("Machete", "Lost", "Planet Terror"), uscito nel 2013. Ennesimo horror intitolato "Beneath" (è già il terzo che guardo), si tratta di un film puramente intrattenitivo (scevro da metaforoni più profondi come l'omonimo di Fessenden di cui sotto). I paragoni con titoli quali "San Valentino di sangue" e "The Descent", per l'ambientazione mineraria, si sprecano, ma il film punta tutto sulla claustrofobia, con la squadra di minatori bloccata per tutto il film in uno spazio ristretto e costretta a vedersela con la mancanza di ossigeno, oltre a misteriose visioni. Un mistero che resta tale fino alla fine, lasciando allo spettatore il compito di capire se le creature mostrate erano 1. gli spiriti dei 19 (19 vittime di un crollo nel 1927, in quella stessa miniera) o 2. semplici allucinazioni dovuti alle esalazioni di gas. Rispetto al film di Fessenden, sicuramente più significativo dal punto di vista dei contenuti, quello di Ketai gode di una recitazione per lo meno sufficiente, che rende la visione più piacevole. Certo, non saranno interpretazioni da oscar, ma il film si lascia guardare, nonostante la sceneggiatura sia davvero poca cosa e il film non presenti nessuna idea originale. Un film che regalerà qualche brivido a chi soffre di claustrofobia o ha lo spavento facile. Per gli altri, un filmetto senza infamia e senza lode. 6-/10