MySo-Called(un)Life

Morgan Freeman knows nothing.


Trama: In seguito all'assunzione forzata di una nuova droga potentissima, la giovane studentessa Lucy vede le sue capacità intellettuali crescere all’infinito, fino a raggiungere il 100%. “Colonizzando” il suo cervello, acquisirà poteri illimitati che le permetteranno di trasformarsi in una micidiale macchina da guerra contro ogni logica umana… "Lucy" è un film d'azione/sci-fi di Luc Besson, con Scarlett Johansson, Morgan Freeman e Min-sik Choi ("Oldboy"), uscito nel 2014. "Per gustarsi pienamente questa storia su una donna che arriva ad usare il 100% delle facoltà cerebrali, è necessario ridurre le proprie al 2%." [cit.] L'idea di partenza è tratta, come già per il "Limitless" con Bradley Cooper, dalla leggenda metropolitana secondo la quale gli esseri umani utilizzano solo il 10% delle capacità del cervello. Se lì, però, il tutto era trattato in maniera più verosimile, con il 100% che equivaleva ad un'intelligenza spropositata che permetteva di imparare una lingua in poche ore e di sapere sempre cosa dire e cosa fare in ogni situazione, qui si sfocia nella fantascienza più esagerata, con un occhiolino ai vari film di supereroi, e Lucy, con il 100% di neuroni attivi, diventa una sorta di divinità, capace di manovrare la psiche altrui, di utilizzare la telecinesi e cazzi vari. Besson ci aveva già abituati al trash sci-fi con "Il quinto elemento", ma se lì i toni erano autoironici e scanzonati, qui tutto viene preso molto sul serio, con risultati a dir poco disturbanti. La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e l'unico motivo che può spingere a continuare la visione è la bellezza e bravura di Scarlett Johansson (che a me non piace per niente, ma vabbè). Il resto è puro fastidio, a cominciare dagli spezzoni in stile National Geographic che Besson inframmezza tra una scena e l'altra, nella prima metà, per finire nell'epilogo puramente WTF che non può non ricordare quell'altra ciofeca di "Trascendence" con Johnny Depp. "Lucy si fa in endovena tutte le buste di droga rimasta, fa una carrellata della storia dell’umanità trovandosi di fronte al primo australopiteco bipede che fatalità si chiamava anche lui Lucy e fatto questo diventa un blob che si mangia i computer. Quando [il boss coreano] sta per spararle in testa, lei diventa negra, poi si trasforma in un’app e regala a Freeman una chiavetta USB. FINE" [cit.] Poco incisiva anche la presenza di nomi illustri quali Morgan Freeman (5-10' in tutto, in cui non fa altro che rispondere "Non lo so", alle domande su cosa succederebbe se l'uomo sfruttasse il 100% del suo cervello) e Min-sik Choi, nel ruolo del boss coreano. Anche l'introspezione dei protagonisti è praticamente nulla. Un film quasi totally no-sense, che però ha già guadagnato oltre 350 milioni di dollari, a fronte di un budget di 40 milioni. Buffo come, per godersi appieno un film sul 100% delle capacità mentali, sia consigliato spegnere totalmente il cervello e lasciar scorrere le immagini senza porsi domande. 4.5/10