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Il terzo e ultimo film della trilogia su "Lo Hobbit"


Trama: Dopo la morte del drago Smaug ed essersi riappropriato del proprio regno, Thorin Scudodiquercia è accecato dall’avidità e dalla paura di perdere ciò di cui è rientrato in possesso. Non rispettando alcune promesse fatte lungo il cammino, scatenerà l’ira dei suoi creditori e aprirà la strada a una battaglia senza precedenti nella Terra di Mezzo…"Lo Hobbit - La Battaglia delle Cinque Armate" è un film fantasy di Peter Jackson, con Martin Freeman ("La fine del mondo"), Ian McKellen, Evangeline Lily ("Lost"), Orlando Bloom e Luke Evans ("Dracula Untold"), uscito nel 2014. Si tratta del terzo film tratto dal romanzo "Lo Hobbit" di J.R.R. Tolkien ed è stato scritto da Jackson, insieme a Fran Walsh (moglie di Jackson), Philippa Boyens e Guillermo del Toro. Se devo dirla tutta, non sono certo uno dei seguaci tolkeniani più fedeli. Ho letto solo "La compagnia dell'anello" e circa un quarto di "Lo Hobbit", trovandoli entrambi ben scritti (con un lavoro dietro -di costruzione di un universo immaginario- ENORME!) ma particolarmente noiosi. I film, invece, li ho visti tutti e devo dire che la trilogia di LOTR è tuttora qualcosa di stupendo, per quanto io non sia uno di quelli che ha li visti almeno venti volte in lunghe maratone notturne. I primi due film di "Lo Hobbit", poi, mi sono piaciuti, ma nemmeno poi così tanto; sarà che li ho visti al cinema in seconda serata e riuscire a tenere gli occhi aperti fino all'una o alle due di notte senza scontri davvero epici non era facile... Questo terzo film, invece, mi è piaciuto molto, sarà per l'avidità di Thorin, nella prima parte, che ricorda molto l'atteggiamento di Boromir nel primo film, oppure per la stupenda battaglia nella seconda parte. Battaglia che, come molti detrattori hanno fatto notare, non rispetta nessuna legge della fisica (i salti di Legolas), di strategia (gli elfi che saltano sopra la "testuggine" nanica) né il canone tolkeniano (le solite aquile deus ex machina, il personaggio inventato di Tauriel, ecc...). Però, a livello puramente intrattenitivo, è una bomba e non può lasciare impassibili. Gli scontri in CGI, seppur più vicini ai filmati dei videogiochi che ad un film vero e proprio, sono davvero fantastici e molto dinamici. La sceneggiatura, per quanto infarcita di riempitivi spesso inutili e macchiata da alcune novità che fanno storcere il naso ai tolkeniani più fedeli, fa il suo dovere e la durata inferiore agli altri film della saga facilita la visione. In definitiva, quindi, si tratta di un ottimo film d'avventura fantasy, adatto a chi vuole rifarsi gli occhi con un'ottima CGI e con battaglie epiche, con draghi, nani, elfi e orchi che se le danno di santa ragione. Chi, invece, cerca qualcosa di profondo, autoriale o semplicemente una fotocopia pari-pari del romanzo di Tolkien potrebbe rimanere deluso. 7.75/10