MySo-Called(un)Life

La bella Erika Sawajiri in un film tutto estetico


Trama: LiLiCo è il volto per eccellenza. Supermodella, celebrità televisiva e idolo degli adolescenti, è la donna che tutti desiderano o vogliono essere. Quando non è inseguita dai fotografi, invece, LiLiCo si trasforma in una despota che tratta male chiunque la avvicini, compresa la sua devota manager. Tanta ammaliante bellezza però nasconde un segreto…"Helter Skelter" (orig. "Herutâ sukerutâ") è un film drammatico di Mika Ninagawa ("Sakuran"), con Erika Sawajiri ("Shinobi", "1 litro di lacrime") e Kaori Momoi ("Memorie di una Geisha", "Sukijaki Western Django"), uscito nel 2012. La pellicola è tratta dall'omonimo manga disegnato da Kyôko Okazaki, rielaborato poi da Arisa Kaneko (attiva prevalentemente su serie tv) e tratta tematiche molto serie e attuali (il manga è del '95-'96), come l'importanza dell'apparenza, la chirurgia estetica, il vortice in cui vengono risucchiate idol e modelle, costrette ad essere sempre più belle per restare famose,... La Ninagawa nasce come fotografa di moda e si vede: l'aspetto più curato è la fotografia, con una cura maniacale di ogni singolo fotogramma, con location dettagliatissime e una saturazione cromatica esagerata. Molte e molto forti le metafore visive, con piume scarlatte che scendono dal cielo, allucinazioni in guisa di farfalle in CGI e un plotone di fotografi che bombarda Lilico di flash come mitragliate. Se dal punto di vista estetico siamo ad altissimi livelli, però, lo stesso non si può dire del comparto narrativo, che trasforma uno script adulto e molto introspettivo in un mero pretesto per mettere in mostra la sua arte visiva. Finisce, quindi, che in 127' accade poco o nulla e tutto è estremamente diluito, risultando noioso. E' chiaro che la Ninagawa s'è presa tropo sul serio, credendosi un'ottima regista, finendo per smorzare l'altissima qualità del manga. Molto brava, invece, la Sawajiri (che io ho conosciuto e amato nel dorama "Ichi rittoru no namida"), assente dalle scene da cinque anni, che, per motivi di salute, si è presa una pausa lavorativa subito dopo aver finito le riprese di questa pellicola. A differenza dei primi dorama, qui è tiratissima ed appare di una bellezza disarmante, anche se chiaramente poco genuina, ed è perfetta nella parte di LiLiCo. Non mancano alcune scene di sesso, in cui Erika non sembra aver avuto problemi di imbarazzo. In definitiva, si tratta di un mancato capolavoro: un prodotto curatissimo dal punto di vista estetico, con metafore efficaci e una palette cromatica da urlo, ma poco consistente dal punto di vista narrativo, anche se è stato fatto un buon lavoro per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi principali (LiLiCo e Mama). Il film si chiude con un finale aperto, anche se non si sa nulla di eventuali (improbabili) sequel. 6.5/10Altre recensioni più approfondite: UNO - DUE