MySo-Called(un)Life

Un normalissimo slasher in arrivo dalla Norvegia


Trama: Jannicke, Morten Tobias, Eirik, Mikael and Ingunn sono cinque amici in vacanza in montagna con lo snowboard. Quando Tobias si rompe una gamba cadendo male, i cinque dovranno ripararsi in un hotel abbandonato. Scopriranno a loro spese, però, che non sono soli. Un serial killer armato di piccone cercherà, infatti, di farli fuori uno ad uno..."Cold prey" (orig. "Fritt Vilt") è un film horror norvegese di Roar Uthaug ("Flukt"), con Ingrid Bolsø Berdal ("Chernobyl Diaries - La mutazione", "Hansel & Gretel: Cacciatori di streghe", "Hercules - Il guerriero") e Viktoria Winge ("reprise"), uscito nel 2006. Si tratta di uno slasher classico, ben girato e con una buona recitazione, ma soprattutto un'ambientazione innevata molto caratteristica, che ricorda quella del cult "La Cosa". Poco da dire, la sceneggiatura non presenta assolutamente nulla di originale, ma gli slasher a me sembrano tutti fatti con lo stampino: un gruppo di ragazzi si reca in un luogo isolato per fare snowboard, quando uno di loro si rompe una gamba e i cinque si ritrovano bloccati in un vecchio hotel. I cellulari, ovviamente, non hanno campo e il solito killer mascherato uscirà allo scoperto per massacrarli uno ad uno. Originalità? Zero. Anche sul versante gore, poco o nulla, con qualche picconata sulla schiena e stop. Uthaug ha svolto il suo compitino in modo pulito, senza grandi problemi, e ha dato vita ad una saga arrivata già al suo terzo capitolo. Insomma, se vi piacciono gli slasher, dategli un'occhiata, soprattutto per i paesaggi mozzafiato, mentre se il genere vi annoia e vi sembrano tutti uguali, lasciate stare. 6.5/10