MySo-Called(un)Life

"più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere"


Trama: XI anno dell'era Meiji. L'unica soluzione dello Stato per fermarela criminalità  era imprigionare i suddetti malfattori, ma molti di loro fuggivano e tornavano in libertà, così fu costruita una grande prigione in mezzo al lago di Biwa. I tre fratelli Kumō, eredi del tempio vicino al lago, sono incaricati di trasportare i condannati sul lago e condurli in carcere."Donten ni Warau" (trad. "Ridere in un tempo nuvoloso") è un anime di Hiroshi Haraguchi prodotto dallo studio Doga Kobo ("Love Lab", "Plastic Memories"), uscito nel 2014. La serie è tratta dal manga omonimo di Kemuri Karakara, uscito nella prima metà del 2014, e trae ispirazione della celebre leggenda di Orochi, drago/serpente della mitologia shintoista giapponese. Si tratta di uno shonen storico/fantastico, che mischia un'ambientazione storica realmente esistita (il giappone dell'era Meiji) ad avvenimenti fittizzi (la lotta delle famiglie Kumō e Abe contro il demone Orochi). La sceneggiatura è interessante e, pur partendo lentamente, con i soliti episodi (quasi) autoconclusivi, finisce per risultare avvincente e portare davvero tanta carne al fuoco, forse troppa, per i soli 12 episodi di cui è composta la serie. Ciò ha portato, infatti, ad un finale molto frettoloso (il potentissimo Orochi viene sconfitto con un solo colpo di spade combinato) e all'approssimativa caratterizzazione di alcuni personaggi secondari, che sembrano messi lì solo per fare da contorno, rispetto ai protagonisti, molto ben definiti. Davvero carino il chara design, così come i colori pastello e le animazioni. Belle anche le sigle e il sonoro. Pur non essendo un vero esempio dei anime action, DnW mixa sapientemente vari generi, passando dall'azione, alla commedia, senza tralasciare il misticismo e i feels dei momenti più drammatici. Manca totalmente, invece, qualsiasi tipo di fanservice (dato anche il numero estremamente ridotto di personaggi femminili -3-). Passato quasi completamente in sordina nella stagione di fine 2014 (e anch'io lo avevo lasciato in stallo, per via dei primi due episodi piuttosto banalotti), si tratta invece di una visione piacevole e consigliata. 7.5/10