MySo-Called(un)Life

(You are not) Welcome to Lithuania, motherfuckers!


Trama: Quattro amici - John, Ben, Tim e Michael - si trasformano per la prima volta in ladri ma, imbarcatisi sul volo per la Malesia, rimangono bloccati da una serie di disavventure in Europa orientale. Per ritrovare la via di casa saranno costretti ad affrontare assassini, prostitute, poliziotti corrotti, contrabbandieri, ecc..."Redirected" è una gangster comedy anglo-lituana di Emilis Vėlyvis ("Zero. Alyvine Lietuva" e "Zero 2") , con Vinnie Jones ("Snatch", "Eurotrip", "Escape Plan"), Scot Williams ("The Crew") e Vytautas Šapranauskas (uno dei migliori attori lituani, suicidatosi prima dell'uscita del film), uscito nel 2014. Gangster comedy, nonché primo film lituano ad uscire dai confini e sbarcare in Europa occidentale, che unisce elementi folli alla "Una notte da leoni", al road-movie rocambolesco stile "Eurotrip", ma soprattutto alla parodia di una regione/nazione che ricorda gli eccessi dei film sul meridione italiano di Checco Zalone, Rocco Papaleo & co. Solo che stavolta l'obiettivo di questa parodia è la Lituania, paese di cui non si conosce quasi nulla. E, quindi, chi meglio di un regista lituano poteva scherzarci su, forzando abbondantemente la mano? Il risultato è una black comedy molto ironica, che sicuramente nasconde non poche realtà effettive (la corruzione nella polizia e nel clero, una certà avversità nei confronti dei turisti occidentali -e dei gay- da parte del ceto più basso delle zone rurali, ecc...). I quattro protagonisti ne passano davvero di ogni, braccati da una gang di malavitosi britannici, da una parte, e da altri malviventi lituani, dall'altra, uscendone malconci in più occasioni. Abbastanza alta la violenza, sia nel linguaggio sia nelle varie azzuffate e sparatorie che non mancano. Le lingue parlate sono l'inglese e il lituano, con alcune frasi anche in russo e polacco, ma nella versione italiana da me visionata mancavano totalmente i sottotitoli dei dialoghi non in inglese, rendendo meno comprensibili alcune scene. Buona la recitazione e ottima la cura riservata alle varie locandine ufficiali. In definitiva, si tratta di un bel film, divertente e violento al punto giusto, ma soprattutto molto pungente e autoironico, focalizzato su una nazione pressoché sconosciuta ai più. Purtroppo ho visto la versione italiana con audio ita e senza i sottotitoli, ma sicuramente la versione in lingua originale rendeva molto di più, per quanto riguarda i dialoghi (come "Attack the block", per es.). 6.75/10