MySo-Called(un)Life

Tutti hanno una storia che merita di essere ascoltata...


Trama: Michael Finkel, giornalista da poco licenziato dal New York Times, si ritrova a lottare per il suo lavoro dopo una storia conclusasi non bene. Un giorno riceve la telefonata di un uomo riguardante Christian Longo, uno dei maggiori ricercati dell'FBI, che è stato arrestato e ha dichiarato di essere Finkel. Michael e Christian finiscono così con l'incontrarsi..."True Story" è un film thriller/drammatico di Rupert Goold, con Jonah Hill ("The Wolf of Wall Street") e James Franco ("127 ore", "The Interview"), uscito nel 2015. La pellicola, scritta da Goold e David Kajganich, è un adattamento dell'omonimo romanzo del giornalista Michael Finkel, basato sulla vera storia di Finkel e Longo, nonché il primo film per il cinema di Goold, importante regista teatrale e direttore del Teatro Almeida (Londra). Franco e Hill sono amici e tra loro c'è un certo feeling, ma dimentichiamoci i toni goliardici di film quali il recente "Facciamola finita" ('13). Qui Franco interpreta un assassino, un padre di famiglia che sbrocca e uccide moglie e tre figli, ma perché? e poi è davvero colpevole? Questi misteri sono quelli che rendono interessante la visione, curiosi di arrivare ad un finale che spieghi diligentemente quanto avvenuto. Il film, però, si focalizza maggiormente sul bromance tra Finkel e Longo, il primo speranzoso di ottenere una storia che gli permetta di riottenere il suo lavoro, il secondo in cerca di qualcuno da usare per sfuggire alla pena di morte. Molto buone le interpretazioni dei due attori, soprattutto quella di Hill, nei panni del giornalista angustiato, anche se è evidente come la coppia funzioni decisamente meglio nei ruoli comici. Buono anche il ritmo, nonostante una certa lentezza di fondo che tende ad appesantire leggermente il tutto, ma fortunatamente la durata (100') non è certo eccessiva e si arriva al finale senza annoiarsi. 7/10