MySo-Called(un)Life

Un'amicizia senza pari tra ex galeotti nel dopoguerra giapponese


Trama: Giappone, 1955. Nella sesta cella del secondo edificio del riformatorio di Shōnan, sei ragazzi tra i sedici e diciassette anni incontrano Rokurouta Sakuragi. Il rapporto di amicizia che si verrà a creare tra questi giovani, permetterà loro di non perdere la speranza per un futuro migliore, mentre la vita all'interno del riformatorio sarà un duro inferno da affrontare."RAINBOW" (orig. "Rainbow: Nisha rokubō no shichinin") è un manga seinen scritto da George Abe e illustrato da Masasumi Kakizaki ("Bestiarius", "Green Blood"), pubblicato tra il 2003 e il 2010 (2013-15 in Italia). Il genere è prevalentemente drammatico, mentre l'ambientazione è quella del Giappone nei primi anni del secondo dopoguerra, "un'epoca in cui gli eroi pativano la fame e subivano le angherie del più forte, ma continuavano a credere nei sogni e nell'amicizia". Proprio quell'amicizia che è il tema portante dell'opera, con i protagonisti che fanno di tutto per aiutarsi l'un l'altro, al punto da rendere irrisorio qualsiasi riferimento a questo valore negli altri manga. Si tratta di un seinen consigliato ad un pubblico maturo, dati i contenuti poco edulcorati. "Rainbow è un crudo e aberrante racconto di un incubo fatto di crudeltà, abusi fisici e morali. Un corollario di personaggi al limite tra la totale perdizione e la speranza di una vita diversa." Non mancano riferimenti allo stupro, alla violenza, ai furti, alla boxe e alla yakuza, tutte tematiche molto vicine alla vita spericolata di Abe (classe 1937), avvicinatosi al mondo dei manga dopo i settantanni. Molto belli i disegni di Kakizaki, disegnatore quasi per forza (la sua vera passione è la scrittura), con uno stile molto realistico e originale, ricco di chiaroscuri. A conti fatti, si tratta senza dubbio di un capolavoro. Un manga fuori dal coro, con una sceneggiatura realistica, priva di elementi fantastici, power up e creature demoniache, ma non per questo povera di momenti emozionanti e stimoli a proseguirne la lettura. Unica pecca, forse, un'eccessiva forzatura sulla sciagura che imperversa sui poveri ragazzi del blocco 2 cella 6, continuamente coinvolti in un problema dopo l'altro, sfiorando più volte il melodramma. Per il resto, correte a recuperarlo, se non lo avete ancora letto, perché vi assicuro che merita. 9/10