MySo-Called(un)Life

E se parolacce e argomenti sessuali venissero banditi dalla società?


Trama: In un futuro distopico, le autorità giapponesi puniscono qualsiasi riferimento sessuale, tanto che tutti sono costretti a indossare dei collari (PM) per l'analisi di ogni loro parola e movimento. Tanukichi Okuma, un nuovo studente della migliore "scuola morale pubblica", attira le attenzioni di una terrorista pervertita che lo costringerà a fondare insieme a lei la SOX, un'organizzazione oscena."Shimoneta to iu gainen ga sonzai shinai taikutsu na sekai" (trad. "Un mondo noioso dove il concetto di battute sconce non esiste") è un anime di Yōhei Suzuki e Masahiro Yokotani, prodotto dallo studio J.C.Staff ("Toradora!", "Prison School"), uscito nel 2015. La serie, appartenente al genere commedia erotica, si basa sull'omonima serie di light novel scritta da Hirotaka Akagi ed illustrata da Eito Shimotsuki, da cui è tratto anche l'omonimo manga disegnato da N' Yuzuki. La serie si basa su un soggetto originale e interessante, nell'ottica di una parodia che critica la rigida morale giapponese e, al contempo, la perversione più disparata del popolo stesso. Pur rientrando nel filone ecchi, però, la serie si tiene ben lontano dall'erotismo più spinto di molte altre serie ("Valkyrie Drive: Mermaid", tanto per citarne una), scegliendo di non mostrare seni o organi genitali (le censure tramite simpatiche toppe colorate non sono un'aggiunta a posteriori). Il sesso diventa quindi il tema principale della serie, ma non il suo tramite. Il vero cardine di "Shimoseka" è la moltitudine di giochi di parole e doppi sensi (che sicuramente in italiano non rendono altrettanto bene che in lingua originale) basati sul sesso, oltre ad alcune gag e situazioni assurde sempre riferite a quell'ambito (vedi quando Anna scambia un mini-vibratore per una pietra portafortuna e se la appende al collo). Questo sistema, purtroppo, funziona benissimo all'inizio, dando l'idea che la serie possa rivelarsi un vero capolavoro, ma finisce presto per annoiare, specie se non supportata da una sceneggiatura realmente interessante e capace di tenere alta l'attenzione per 12 episodi. Quindi, ad una prima parte originale e divertente, ne segue una più scontata e noiosa, con le gag e i doppisensi che tendono a ripetersi e strappano sempre meno sorrisi, fino ad un finale aperto davvero poco consono. I personaggi, poi, sono buffi e carismatici, ma poco caratterizzati. Molto buono il comparto tecnico, invece, con un bel doppiaggio e un chara design pulito e molto colorato. Carine anche le sigle. Peccato, quindi, che una serie iniziata col botto non abbia saputo tener duro fino alla fine. Nonostante tutto, però, si tratta cmq di una serie piacevole e divertente, che non mancherà di regalare sorrisi e risate, specie ai più maliziosi. 7/10