MySo-Called(un)Life

Quando i videogiochi uccidono, letteralmente.


Trama: Un gruppo di giovani di New Orleans si imbatte in uno spaventoso videogioco che che riesce ad evocare il fantasma di una nobildonna vissuta nel XVII secolo, conosciuta con il nome di Duchessa Sanguinaria. Ma non appena i giocatori cominciano a morire allo stesso modo dei rispettivi personaggi del gioco, si sospetta un agghiacciante collegamento... "Stay Alive" è un film horror di William Brent Bell ("L'altra faccia del diavolo", "La metamorfosi del male"), con Jon Foster ("The Door in the Floor"), Frankie Muniz ("Malcolm") e Sophia Bush ("One Tree Hill"), uscito nel 2006. Si tratta del classico slasher movie, con una manciata di ragazzetti che cadono uno dopo l'altro come foglie in autunno per mano del villain di turno, che in questo caso è niente meno che lo spirito di Erzsébet Báthory, celebre serial killer bulgara a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. Se si esclude l'idea potenzialmente interessante del "videogioco che uccide", però, il film fa acqua da tutte le parti (modo carino per dire che è "merda che caga merda", cit.). A parte la sceneggiatura poco originale e ricca di plot holes e momenti poco sensati, la recitazione lascia alquanto a desiderare ma, soprattutto, il film vorrebbe strizzare l'occhio ai fan dei videogiochi horror, ma sbaglia tutto, disseminando alcune citazioni errate, come quella del blaster a munizioni infinite in "Silent Hill 4", manco fosse uno sparatutto alla Unreal Tournament. Poi, per tenere basso il target, è stata abolita qualsiasi scena splatter o violenta, così le morti dei ragazzi avvengono praticamente fuori inquadratura e non si vede nulla. Peccato, perché le controparti videoludiche dei protagonisti erano carine (seppur animate da una CGI mediocre anche per i tempi) e l'idea iniziale poteva dar vita ad una pellicola abbastanza interessante, se affidata nelle giuste mani... 4.5/10