MySo-Called(un)Life

Post N° 1311


Trama: Maria lascia il piccolo paese sul mare per trasferirsi a Tokyo e iscriversi all'università. Anni dopo, decide di tornare al paese per le vacanze, dove ritrova Tsugumi, sua cugina, bellissima e dispotica ragazza, sempre debole per via della salute precaria. Tutti sono indulgenti con lei, sperando di renderle migliore la vita che le resta...Dopo tanto tempo in cui non leggevo un libro, ieri ho iniziato "Tsugumi" di Banana Yoshimoto (1989) e oggi l'ho già finito. Ammetto che dopo le prime 10 pagine, ero tentato di lasciar perdere. Abituati allo stile di scrittura occidentale, si fa un po' fatica a metabolizzare lo stile di Banana, così dolce e pacato, quasi poetico. E' un po' come per il cinema asiatico, totalmente diverso dal nostro. Il libro è intriso completamente da una palpabile malinconia, che non sfocia mai nella disperazione, però. Maria (la narratrice) scrive in modo semplice e giovane, come la ragazzina che è. Pur non essendo assolutamente il mio genere, sono riuscito ad apprezzarlo."Giornate di una felicità intensa non capitano spesso nella vita.Ed è inseguendo quel vivido miraggio, che le persone riesconoa tirare avanti e a invecchiare..." (Maria - "Tsugumi")