MySo-Called(un)Life

Prostitute, mostri e spiriti, tutto in salsa di soia.


Trama: un americano torna in Giappone per ritrovare la donna che ama, Komomo. Per lei arriva fino a un’isola dimenticata da Dio, dove si fa convincere a passare la notte in un bordello con una prostituta. Nel corso di una notte tormentata, l’uomo scopre la verità che si cela dietro la sorte della sua amata, ma anche della prostituta, del bordello e di se stesso…"Imprint" è un mediometraggio di Takashi Miike, inserito nella prima serie di "Masters of Horror" (è il 13°). Il film è incentrato sul diverso (la prostituta, la padrona nana, ecc...) ma soprattutto sulla perdita dell'innocenza e sull'impossibilità di riconquistarla. Il film è stato cancellato dal palinsesto per via dell'eccessiva crudezza di alcune scene, come la tortura a Komomo e le scene con i feti abortiti, gettati nel fiume. Pensando di trovarmi davanti ad un horror spaventoso, però, sono rimasto un po' deluso. Ammetto di aver girato un attimo la testa, ma solo durante la scena della tortura con gli aghi sotto le unghie (ho provato da poco quanto siano dolorose certe cose é_é). Infine, molto particolare (e non troppo apprezzabile) la scelta di girare il film in inglese, con le pronunce pessime di alcuni attori giapponesi... [info] 6.5/10