MySo-Called(un)Life

Post N° 1626


Project Zero II: Crimson Butterfly Era scontato rivedere sulle nostre console Project Zero 2 (o Fatal Frame 2 oltreoceano) visto il vasto consenso riscosso tra la critica e il pubblico con il primo episodio. La Tecmo con molto intelligenza riuscì a proporre un survival horror capace di farci sussultare sulla sedia senza l'uso di una goccia di sangue. Una leggenda narra della presenza di un villaggio maledetto, perduto, scomparso dalle mappe. Le statue delle divinità gemelle, nella foresta, conducono al villaggio, ma una volta superato il cancello si è perduti: non si fa ritorno. Un massacro dopo una cerimonia e il mistero comincia: il villaggio rivive eternamente quella notte di morte, scandita da una nenia cerimoniale per un rituale che si ripete in eterno. Dal diario di una donna si legge: massacri, fiumi di sangue, gente perduta, una donna in un kimono insanguinato, risate folli e due gemelle che urlano di non essere uccise. Mayu e Mio sono malauguratamente entrate nel villaggio. Due gemelle. Il loro incubo, scandito dalla scia di alcune farfalle purpuree, è appena cominciato. Che il terrore abbia inizio. Miti, leggende, rituali demoniaci e due sorelle predestinante a un oscuro destino. Il nuovo survival horror made in Tecmo non risparmia di elargire spasimi e salti dalla sedia attingendo a piene mani dal patrimonio horror giapponese, ancora una volta sdoganato e giunto a noi senza remore, filtrato attraverso gli occhi di Mio, protagonista di questa macabra avventura insieme alla sorella Mayu.Grafica: 8PZ2 presenta un'ottima realizzazione grafica. Gli ambienti sono completamente tridimensionali, con colori bui e rare fonti luminose che creano realisitici effetti di luce e ombra. I modelli poligonali sono realizzati benissimo, anche se alcune animazioni sono un po' macchinose. I fantasmi sono spaventosi al punto giusto, semi trasparenti e ben animati. Anche qui i tipici effetti 'disturbanti', come l'effetto pellicola rovinata o le scene in bianco e nero aiutano ad immergere il giocatore nell'orrore del gioco. Infine, i filmati in fmv sono realizzati splendidamente, anche se non adoro il chara design (hanno un viso troppo 'tondo', con un brutto mento).Sonoro: 8.5Come negli altri capitoli, il ruolo principale del sonoro è quello di disturbare il giocatore, permettendogli, però, di essere sempre concentrato al massimo, così da saltare sulla sedia all'arrivo di un fantasma. Quindi è assente qualsiasi musica, mentre sono numerosi gli effetti spaventosi come risate spettrali, urla disumane, voci di bambini, cigolii, passi e quant'altro. Una nota di merito alla Radio, nell'inventario, che permette di ascoltare determinate registrazioni incise su particolari pietre e che fanno davvero paura!Giocabilità: 8Per quanto riguarda la giocabilità, non mi va di dilungarmi, dato che è praticamente uguale a quella già descritta qui. Vi sono soltanto alcune minime differenze nel sistema di scatto delle fotografie e della customizzazione della Camera Obsura. Inoltre, in PZ2, potremmo utilizzare un solo personaggio, Mio, mentre Mayu ci seguirà per gran parte del gioco. Ci saranno solo un paio di occasioni in cui dovremo usare Mayu esclusivamente per farle percorrere brevi tratti di strada, prestabiliti. Mancano anche le azioni speciali. Si può, quindi, affermare che, nonostante le enormi somiglianze, PZ3 presenti una giocabilità più acerba e semplificata, rispetto a quella del suo successore.Longevità: 7.5Il gioco può benissimo essere portato a termine in 8-9 ore, a difficoltà Normale. A parte uno o due scontri, infatti, gli spettri non costituiscono mai una sfida ardua, così come gli enigmi, semplici e intuitivi. La presenza di tre diversi finali, però, uno dei quali sbloccabile solo finendo il gioco in difficoltà Hard o Nightmare, di varie difficoltà, di alcuni extra sbloccabili, come abiti e accessori, la lista degli Spiriti e la modalità Mission aiutano a mantenere vivo l'interesse per questo gioco.Originalità: 7Anche in questo caso, avevo già detto tutto qui. Trattandosi di un seguito, mi sembra stupido parlare di originalità. Inoltre, a parte l'innovativo utilizzo della Camera Obscura, il vero scopo di questa serie è quello di risollevare un genere in decadenza, com'è quello dei survival horror, e non quello di creare un nuovo filone videoludico...Generale: 8Definito da molti come il migliore dei tre capitoli per ps2, PZ2 è uno splendido horror, spaventoso al punto giusto e con una trama ben concepita. Molto buono a livello tecnico, è uno dei pochi buoni horror degli ultimi anni, se escludiamo i capolavori del filone action-horror, come i vari DMC, Onimusha e RE4. Un acquisto consigliatissimo ai seguaci del genere horror.