MySo-Called(un)Life

Post N° 1800


Just keep your arms around me,and I won't let your body touch...I won't let it touch the groundJust keep your eyes on me,and let me be your gravity...("Alex English" - Dance Gavin Dance)E' uscito il 19 agosto il nuovo album dei Dance Gavin Dance, omonimo. L'album vede una formazione leggermente diversa, rispetto al precedente, dal momento che il chitarrista Sean O'Sullivan è stato sostituito da Zac Garren (agosto '07), il cantante Jonny Craig è entrato negli Emarosa (novembre '07), passando il testimone a Kurt Travis, mentre il bassista Eric Lodge è stato sostituito da Jason Ellis (luglio '07). I live saranno ancora diversi, dato che anche  la voce scream Jon Mess ha lasciato il gruppo, venendo sostituito dallo stesso chitarrista Will Swan. A mio parere, la mancanza di Jonny si fa sentire enormemente, dato che lo reputo una delle voci più interessanti del panorama post-hardcore. Kurt, pur sostituendo a dovere il ruolo di voce "melodica", non riesce a raggiungere il livello del suo predecessore. Si sente, invece, un'ancor maggiore presenza degli scream di Jon, che riempiono gran parte delle canzoni, spesso sovrastando la voce di Kurt. Anche la sua mancanza si sentirà. Ne sono sicuro. Molto piacevole, inoltre, la presenza di guest vocalist come Chino Marino (Deftones), Nic Newsham (Gatsbys American Dream) e Matt Geise (Lower Definition). Un elemento a cui va sicuramente più di una nota di merito, invece, è la consistenza dei riff di chitarra, potenti, incisivi e spesso molto articolati. Basta ascoltare il primo pezzo, "Alex English", la mia preferita dell'album: abbastanza veloce e con molte parti in scream. Seguono "Buffalo!", un brano ancor più veloce ed incalzante, e "Me and Zoloft get along fine", un pezzo in cui canta per lo più Kurt. "The Robot with Human Hair pt. 3" riprende la serie degli album precedenti, con un sound molto simile ai vecchi pezzi. "Hot Water on Wool" è un pezzo più lento, cantato in gran parte da Kurt, completato dal Reprise che segue, dal ritmo simile, ma più veloce e con molto più spazio a Jon. "Uneasy Hearts weigh the most" è un pezzo meno hardcore, con il coro stile "Born for this" (Paramore). "Caviar" è un altro dei pezzi forti, grazie anche alla voce di Chino Marino. "Rock Solid" è un pezzo veloce, con riff di chitarra molto incalzanti, che verso la fine sembrano un allarme. "Reprogramming Mental Reprogramming" e "Skyhook" sono altri due pezzi nella media, senza lodi, mentre l'ultimo pezzo, "People you know", che dura ben 9'21", è molto forte, cattivo, nella prima metà, con la sola voce di Jon, mentre finisce con una musichetta lentissima e la voce sussurrata di Kurt. In definitiva, è un gran bell'album, che segue la scia dei precedenti, anche se, ripeto, la voce di Jonny era tutt'altra cosa...