MySo-Called(un)Life

Post N° 1871


'cause oh I'm bleeding out inside [...]I hold my breathbecause you were perfectBut I'm running out of airand it's not fair.("It's all your fault" - P!nk)P!nk è un'artista che ho sempre seguito. "Missundaztood", il suo primo vero album (in "Can't take me home" era troppo acerba), è uno degli album che ho ascoltato di più in vita mia, specialmente alle medie. Nel periodo di "Try this" l'avevo un po' persa di vista, per ritornare a seguirla con "I'm not Dead" che ho ascoltato ininterrottamente per i due mesi successivi alla sua uscita, nel 2005. Quindi non potevo non ascoltare anche "Funhouse", il nuovo album, uscito il 24 ottobre 2008. E devo dire che il primo singolo estratto, "So what", così fresco ed energico, con un video fuori di testa come sempre, mi aveva tratto in inganno. "Funhouse" è fortemente influenzato dal recente divorzio della cantante e questo ha influito moltissimo sul tono delle canzoni, quasi sempre lente e malinconiche. "Sober", il secondo pezzo, è abbastanza sofferto e rabbioso, ma già il terzo brano, "I don't believe you", stacca completamente dallo stile di P!nk; è infatti una ballata, molto lenta e dolce, in cui sfoggia una voce davvero bella. In "One foot wrong", il pop si mischia al soul, mentre "Please don't leave me" assomiglia leggermente a "Who knew". "Bad influences" e "Funhouse", invece, non dicono davvero nulla. Seguono un'altra ballata, ancora più lenta e completamente acustica (2 voci + chitarra), "Crystal Ball", e un pezzo pop-country, "Mean", niente male. "It's all your fault" riprende i toni di canzoni quali "U + Ur Hand", con un rapido ritornello, seguita da "Ave Mary-a", una preghiera sofferta e urlata, e dall'ultima ballata, "Glitter in the Air". In definitiva, "Funhouse" si dimostra un album maturo, che lascia molto spazio alla voce di Alexia, ma manca quasi completamente di quella grinta che ha sempre caratterizzato la ragazza dai capelli rosa che tutti conoscono... [ascolta l'intero album]