MySo-Called(un)Life

Gli album della settimana


Settimana dal 13 al 19 luglio"Six years home" - Hopes Die Last [2009]
Primo album ufficiale, dopo i due EP "Aim for tomorrow" ('05) e "Your face down now" ('07) per la band post-hardcore romana. Dieci tracce piuttosto ben fatte, con la solita combo voce melodica (Becko) e scream (Daniele). Purtroppo, come accade spesso, il disco, pur essendo davvero molto orecchiabile, ha ben poco di originale, perciò non fa che ad aggiungersi alla sterminata serie di album simili. Buffo come, per quanto adori il post-hardcore, quasi sempre le canzoni che preferisco all'interno degli album sono quelle lente ("Consider me alive", in questo caso). 7.5/10"This will be the death of us" - Set your Goals [2009]
Secondo album per la band melodic hardcore (punk-rock) californiana, dopo "Mutiny!". I motivi principali che mi hanno obbligato all'ascolto sono due: l'artwork così carina e la presenza di Hayley Williams, in "The few that remain". Oltre a lei, prestano la loro voce anche Vinnie Caruana di I Am the Avalanche e Chad Gilbert dei NFG. La musica è molto energica e potente, con rulli di batteria e violenti riff di chitarra, mentre le due voci (Matt e Jordan) alternano parti punk-rock ad altre più veloci, quasi rap, oppure a qualche sporadico growl. Dodici pezzi, tra cui due intermezzi strumentali, per un buon album, per quanto non troppo vicino ai miei gusti. 7/10"Choice of Life" - RAMPANT [2008]
Primo album per la band rock giapponese, con sonorità vicine al metal, dopo l'EP "Chain" ('07). Dieci tracce e un'outro strumentale per un gruppo che può ricordare i Dazzle Vision, per quanto sia meno particolare. Lo strumento che si fa sentire di più, infatti, è la chitarra, molto graffiante, che accompagna la bella voce di Hiroko, che canta spesso in inglese e a volte si lascia andare a qualche scream. 7/10"Folie a deux" - HEAD PHONES PRESIDENT [2007]
Secondo album per questa band nu metal giapponese, dopo "VARY" ('03) e alcuni mini album. Per quanto la musica sia meno onirica e più vicina al classico nu metal, molto potente, si possono paragonare ai Dazzle Vision, specie per la voce di Anza, molto sofferta, emozionale, spesso straziante, quasi in lacrime. Altro punto in comune con Maiko è l'inglese un po' zoppicante. Dodici tracce di dolore, espresso sotto forma di rabbia. Un buon album, abbastanza hardcore, anche se piuttosto sconsigliato a chi si fa condizionare troppo dai cambiamenti d'umore. 7/10