MySo-Called(un)Life

Nel continente nero, paraponziponzipò, ci sta un popolo di Plagas...


Resident Evil 5 ~ Era il 1996 quando la serie di Resident Evil esordiva su PlayStation. Capcom era riuscita a dare origine ad uno dei migliori esponenti del genere survival horror: un gioco che unisce orrore, emozione e divertimento. Dopo aver spaccato anche su ps2 con il quarto capitolo, ecco che torna all'assalto con questo nuovo gioco per ps3.Il protagonista è ancora una volta Chris Redfield (RE e RE: Code Veronica), non più come agente della S.T.A.R.S., ma come membro di un’agenzia denominata B.S.A.A. (Bioterrorism Security Assessment Alliance), che ha come obiettivo quello di combattere il terrorismo biologico. Nonostante Chris operi principalmente nell’area nordamericana, alcuni inquietanti avvenimenti lo porteranno in Africa, dove diversi indizi lasciano presagire che una nuova e terribile minaccia sia incombente… Il nostro eroe sarà affiancato dall’agente Sheva Alomar, una ragazza di colore con un carattere davvero esplosivo, abbinato alle numerose abilità che di fatto la renderanno un’ottima compagna, nonché un valido aiuto cui poter riporre sempre la massima fiducia. Alla comparsa di organismi geneticamente modificati, si affianca presto un altro mistero: in un documento, Chris vede la foto di Jill Valentine, la sua vecchia compagna che credeva morta: che sia ancora viva?Grafica: 9.5Nulla da dire. Come già aveva fatto RE4 su ps2, RE5 sale s'incorona senza tanti preamboli come un modello per le produzioni future, in quanto a perfezione grafica. I modelli poligonali sono realizzati in modo davvero dettagliato (anche se Chris ha il collo taurino), con animazioni molto realistiche (ottenute grazie a lunghe sessioni di motion capture) e un'attenzione certosina per gli effetti di luce e ombra. Tutto è curato nei minimi dettagli. Le ambientazioni sono molte e tutte diverse, così come i nemici, vari, differenti e tutti molto brutti, come dev'essere. Anche i filmati, realizzati con la grafica del gioco, sono molto belli, girati a Los Angeles da Jim Sonzero (il regista dell'horror "Pulse").Sonoro: 8.5Ottimo anche il comparto sonoro, con musiche molto in sottofondo, in modo da lasciare spazio ai tanti effetti sonori, che aiutano ad immedesimarsi nel clima di terrore che pervade il gioco. I vari rumori sono tutti molto realistici, sia per quanto riguarda i versi dei nemici sia per quanto riguarda armi, esplosioni e scricchiolii vari. Molto buono anche il doppiaggio in inglese, realizzato dagli stessi attori del motion capture, anche se si riscontra presto una certa ripetitività, per quanto riguarda le frasi di Chris e Sheva in game.Giocabilità: 9Anche in questo frangente, RE5 porta avanti la forte impronta action del suo diretto genitore, trasformando in lontani ricordi la struttura survival dei giochi per psx. RE5, infatti, è un action/sparatutto in terza persona, in cui gli scontri a mano armata sono lo scopo principale, interrotti da qualche sporadico semplice enigma (robette come trova la chiave o la leva per aprire la porta). Il sistema di controllo è rimasto praticamente invariato, rispetto a RE4, tranne che ora, per mirare, si usa lo stick destro, anziché quello sx. Inizialmente, tra l'altro, il gioco propone un sistema ereditato dagli sparatutto, con lo stick sx che fa muovere in avanti e indietro e quello dx che permette di girare (e ammetto che questo mi aveva quasi fatto morire d'infarto!), ma fortunatamente è possibile scegliere tra quattro diverse impostazioni. Comunque il sistema di controllo stile RE4 è davvero ottimo e facile da imparare: con lo stick sinistro si muove Chris, mentre con il destro si muove la telecamera (o il mirino, tenendo premuto L1). Quadrato è il tasto azione, con X si corre (L1+X: ricarica), con O si interagisce con l'alleato e con Triangolo si apre l'inventario. Con L1 (premuto) si mira, mentre con R1 si spara. L2 estrae il pugnale, mentre con R2 si visualizza la mappa. I tasti direzionali, infine, permettono di equipaggiare uno dei quattro armi/oggetti impostati. Esistono poi alcune sezioni diverse, come quando bisognerà sparare da torrette fisse, o i vecchi quick time event, in cui si devono premere velocemente dei tasti. La novità rispetto a RE4 è sicuramente la presenza di un alleato (Sheva), che permette situazioni sempre diverse. Uniche pecche, forse, l'impossibilità di aumentare lo spazio disponibile per l'equipaggiamento (cosa che, invece, si poteva fare nel 4), e la lentezza con cui si gira Chris (fastidiosa solo contro l'ultimo boss). Inoltre i sensori di movimento del SIXASSIS non vengono minimamente considerati.Longevità: 8.5Il gioco può essere completato in una dozzina di ore, a difficoltà normale, ma esiste una buona varietà di extra che permette di giocarci più e più volte. Innanzitutto ci sono decine di emblemi della BSAA sparsi per i livelli. Poi i trofei, che obbligheranno a finire il gioco più volte, per ottenerli tutti (potenziare le armi e comprare gli extra costa molto). Infine, una volta finito il gioco, si sbloccherà un'ulteriore difficoltà (Veterano) e una nuova modalità di gioco (Mercenari). Se si considera che è possibile giocare anche online, in qualsiasi momento, o in cooperativa (con due joypad), le ore si moltiplicano, regalando un'esperienza di gioco piuttosto duratura.Originalità: 6Piuttosto che puntare sull'originalità, RE5 è una diretta evoluzione di RE4, con una struttura di gioco molto simile e poche semplici novità, come la presenza di un partner, Sheva, controllato dalla cpu o da un secondo giocatore. Purtroppo la mancanza di novità interessanti delude un po' le aspettative, dopo il capolavoro che era RE4, ma siamo comunque su ottimi livelli.Generale: 9Un ottimo gioco, sicuramente. Purtroppo manca un po' quel brivido lungo la schiena tipico dei survival, dato che Chris è sempre armato fino ai denti e non ha paura di lanciarsi nella mischia, ma è un cambio di rotta effettuato già con RE4. A livello tecnico, poi, siamo davvero in alto, con una grafica stupenda. Uno sparatutto in terza persona da giocare assolutamente.