MySo-Called(un)Life

La scarsa formazione lavorativa nella società attuale.


Come sapranno quei 2-3 sporadici lettori che mi sono rimasti, ormai non mi dilungo più in lunghi post seri ed interessanti, ma a volte escono comunque argomenti interessanti di cui avrebbe senso discutere. Durante questi giorni di corso, per es., è emersa l'errata politica di lavoro adottata dalla maggior parte delle imprese come ipermercati e quant'altro, tesa al risparmio della ditta e non alla formazione di dipendenti validi. Dove lavoro io, per es., si tende ad assumere apprendisti senza esperienza, tra i 16 e i 25 anni, e viene loro proposto un contratto di quattro anni di apprendistato, durante i quali vengono sfruttati come forza lavoro senza che vengano loro impartiti insegnamenti veri e propri nè approfondimenti di sorta, e finiti i quali quasi sicuramente molti di loro verranno lasciati a casa. In questo modo, capita spesso che un addetto hi-fi, per es., non abbia la benché minima nozione in campo di tecnologia e finirà per deludere non pochi clienti, così come un addetto alla corsia dei vini non saprà minimamente cosa consigliare, quando gli viene chiesta la differenza tra un barolo e un refosco. Basterebbero brevi corsi di apprendimento e, soprattutto, di specializzazione, così da avere pochi dipendenti, ognuno perfettamente informato riguardo il suo settore, così da poter essere sempre a disposizione del cliente. E, in questo modo, si avrebbe, oltre che una specializzazione e una settorizzazione del lavoro, in un futuro remoto si avrebbero decine, centinaia di persone esperte, che potrebbero, a loro volta, insegnare il mestiere ai nuovi giovani. Ma tutto questo non avviene (se non nelle imprese più serie) e si finisce per avere un rapido ricambio del personale, sempre nuovo e giovane, ma inesperto e mal inserito nel settore. Ci sarebbe molto altro da dire, ma chiudo qui.