MySo-Called(un)Life

Gli album della settimana


"After you wake up" - Pay money to my pain [2009]
Secondo album per questa band hard rock/metalcore di Tokyo. Nove brani cantati in un ottimo inglese (cosa non scontata, per una band jap), dalla voce molto interessante di K. Niente da dire. Ancora una volta, i P.T.P. hanno sfornato un cd con i cosiddetti, che emerge positivamente dal mercato nipponico, e potrà piacere molto anche in occidente. Un sound molto forte, aggressivo, con una voce notevole e un accompagnamento musicale che non è mai da meno. Un gruppo troppo sottovalutato, che sono più che lieto di pubblicizzare. Carina la cover, con il davanti che sembra il retro. 8/10"Verdena" - Verdena [1999]
Primo album ~ e forse uno dei più intensi ~ per questa band rock alternative di Albino, Bergamo, composto dai fratelli Ferrari e dalla bassista Roberta. Uscito quando i ragazzi avevano tra i 18 e i 20 anni, è una vera perla, nel panorama dell'underground italiano. I tredici brani esprimono al meglio il disagio dei giovani, con delle liriche particolari (lo stile di Alberto è molto originale, con molte ripetizioni e un grande uso delle parole come immagini) e un ottimo accompagnamento musicale. Pezzi come "Ovunque", "Valvonauta", "Eyeliner" e "Ultranoia" sono davvero stupendi. 8.5/10"Evanescence (EP)" - Evanescence [1998]
Primissimo EP/demo per la celebre band gothic rock/nu metal di Little Rock, Arkansas, uscito nel '98, quando la formazione comprendeva soltanto Amy Lee e Ben Moody. E' un demo rarissimo, dato che è stato distribuito ed esaurito ad un singolo live. Contiene sette brani, compresa l'outro strumentale "The End", sicuramente tra i più malinconici nella storia del gruppo, ma anche i meno commerciali. Brani come "Solitude" fanno davvero male, entrano dentro e ti uccidono. Stupenda anche "So close". In fase di pubblicazione sono stati esclusi alcuni pezzi, tra cui "My immortal, diventato poi uno dei loro brani più amati, e "October", altro brano lento e straziante. Brani lenti, dal sound molto sentito e malinconico, con la voce di Amy Lee splendida come non mai. 9/10"Full Circle" - Creed [2009]
Quinto full lenght album per questa band post-grunge americana, formatasi nel 1995 e poi scioltasi nel 2005, per riunirsi proprio nel 2009. L'album contiene dodici brani, che riprendono lo stile di Stapp e co., ma con un sound nuovo. Sempre molto potente e graffiante la voce di Scott, insieme alle chitarre di Tremonti, e ottimi gli arrangiamenti, con un grande utilizzo di orchestra e chitarre acustiche nei pezzi più lenti, come "On my sleeve". Stupenda "Away in Silence". Uno dei migliori album dei Creed, che segna il ritorno della band. 8/10