MySo-Called(un)Life

L'erba cattiva non muore mai. E nemmeno le vipere.


Se c'è una cosa che non sopporto sono le persone che passano il loro tempo - che dedicano (quasi) la loro vita - a criticare gli altri. E non parlo delle critiche in stile satira, fatte in modo ironico e costruttivo, come succede spesso in programmi come "Striscia la Notizia" o "Le Iene". Parlo delle critiche acide, lanciate con cattiveria, in modo gratuito, magari con l'aggravante dell'anonimato. Perché certo, è facile lanciare la pietra e nascondere la mano, celandosi dietro un nickname. Se esistesse davvero un Inferno come quello descritto dal caro Dante, direi che questi troll andrebbero inseriti in un girone poco distante da quello di peccatori della peggior specie, quali pedofili e "maltrattatori" di animali. Per quanto sia capitato anche a me, sul blog, ~ ricordo una certa "arianna", che mi punse nel vivo e mostrava di conoscermi decisamente troppo bene per essere una semplice ospite occasionale e che ancora oggi mi chiedo chi fosse ~ a suscitarmi questo schifo è stato questo blog, in cui vengono sputtanate a più riprese le più famose web celebrity italiane, prima tra tutte barbie xanax. Se, in primo luogo, trovo stupido sprecare così il proprio tempo, quando potrebbe essere sfruttato per fare qualcosa di utile alla società (anche il silenzio sarebbe un'opzione valida) trovo altrettanto sciocco denigrare queste "attention whore" per la loro sete di attenzioni. Suvvia, non siamo ipocriti. Penso che il 99% della gente che scrive su internet lo faccia per attirare l'attenzione, altrimenti potrebbe semplicemente tenere un diario cartaceo. Ma poi, dai, c'è gente che "lavora" proprio su questo, gente che perde ore, giorni a cercare vecchi log, conversazioni, foto, post, tutto per trovare qualche appiglio su cui far leva. Ma un po' di cazzi propri no? Sarà che ho sempre professato lo stile "vivi e lascia vivere", senza mai criticare nessuno e facendomi sempre gli affari miei, però trovo assurdo questo spreco di energie. E non riesco a capirne lo scopo. A 'sto punto, verrebbe quasi da pensare che chi critica sia invidioso del successo delle sue vittime, perché non riesco proprio a trovare altre motivazioni. Offese gratuite? A che pro?