MySo-Called(un)Life

Post N° 1832

Considerazioni sul soggiorno torinese

Non ho mai molto tempo per mettermi qui e scrivere tutto quello che vorrei. O meglio, ne ho, ma lo utilizzo diversamente e, così, me ne rimane sempre pochissimo per il blog. Comunque c'è da dire che a Torino mi sono trovato divinamente. L'ho trovata davvero una bella città, molto diversa dalla "città grigia" di cui avevo spesso sentito parlare. Anzi, l'ho trovata molto meno grigia di Milano, per esempio. Il cielo era azzurro e la gente sembrava allegra. Architettonicamente, gli edifici erano molto interessanti e la disposizione di strade e piazze, molto ordinata, grazie all'antica disposizione a castrum romano. Le strade erano pulitissime e quasi tutte dotate del controviale, sulla destra, dove la velocità è ridotta. I negozi interessanti erano innumerevoli, per non parlare dei meravigliosi mercatini dell'usato, pieni di ogni cosa possibile e immaginabile. Molto piacevole il fatto che, in molti bar, diano un bicchierino d'acqua gratuito, a colazione, così come il fatto che, quasi ovunque, si vedano solo bottiglie di acqua Valmora (che da noi non beve nessuno). Le zone verdi sono molte e ben integrate alla città. Nelle piazze, di pomeriggio, si possono vedere ragazzini di ogni genere, emo, truzzi, punk, rocker, e quant'altro. Passando al personale, ho passato una settimana da pascià, devo ammettere. Il padre di Giulia mi ha viziato come un principino, trattandomi con immensa gentilezza. Inoltre, anche se mi svegliavo alle sette insieme a Giulia, mi alzavo dal letto intorno alle nove. Dopodiché passavo la mattina tra libro, manga e RE4. Il pomeriggio andavo in giro con Giulia e la sera a casa, tranquilli, e a letto presto, come i bravi bambini. Nonostante si parli spesso della freddezza degli italiani del nord, tutti mi hanno trattato bene e non mi sono mai sentito trascurato. Mai. E poi è stato così bello conoscere gli amici e i compagni di Giulia, i suoi parenti, i suoi gatti, i luoghi che frequenta. Ancora una volta mi sono sentito fiero di camminare per manina con lei. Niente imbarazzo né timidezza. Anzi, ammetto di essere stato fin troppo appiccicoso. Ma baciarla mi sembra sempre più piacevole, ogni mese che passa, e, fosse per me, metterei dell'attack sulle mie labbra, pur di rimanere attaccato alle sue :D