Messaggi di Aprile 2014

Belle fighette per l'ennesimo slasher totalmente inutile

Post n°3853 pubblicato il 30 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Un gruppetto di ragazze, parte di una confraternita universitaria femminile, organizza uno scherzo nei confronti di una di loro. Il gioco si fa troppo pesante e la giovane muore tragicamente. Per non compromettere il proprio futuro, prendono la decisione comune di far sparire il corpo e di mantenere il segreto sulla disgrazia…

"Sorority Row" è un film horror di Stewart Hendler ("Il respiro del diavolo"), con Briana Evigan ("S. Darko") e Jamie Chung ("Sucker Punch"), uscito nel 2009. Remake di un classico anni '80 ("The House of Sorority Row", 1983, tradotto "Non entrate in quel collegio"), si tratta dell'ennesimo slasher del tutto privo di originalità e spessore, un teen horror alla stregua di "So cosa hai fatto" con attori poco esperti (i soliti bei fusti e belle fighette) e una banalità senza fine. Un gruppo di ragazze provoca per errore la morte di una loro amica e 'qualcuno' tornerà per vendicarla, uccidendo le colpevoli (e chi è a conoscenza del segreto) una ad una. Se si esclude l'arma del delitto (una sorta di crick modificato), tutto il resto sa di già visto da ogni prospettiva. Non bastano bellezze come Jamie Chung e un cammeo della principessa Leila di "Star Wars" (Carrie Fisher, nei panni della prof.ssa Crenshaw) a risollevare uno slasher piatto e banale. Anche a livello splatter, poco da dichiarare, con uccisioni semplici e poco spettacolari e un livello di gore abbastanza basso. Niente di imperdibile, insomma. 5/10

 
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Post n°3852 pubblicato il 29 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: In un futuro prossimo, in piena seconda guerra fredda, il Ministero della difesa britannico è alla ricerca di una potente arma che possa costituire un’eventuale carta vincente. Il programmatore Vincent McCarthy fornisce involontariamente una soluzione quando mette a punto la Macchina, un cyborg super forte dalle caratteristiche umane…

"The Machine" è un film di fantascienza di Caradog W. James, con Caity Lotz ("The Pact") e Toby Stephens (molte serie tv), uscito nel 2013.

 
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Post n°3851 pubblicato il 28 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Post n°3850 pubblicato il 27 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Torta con crema al burro d'arachidi e glassa al cioccolato

Post n°3849 pubblicato il 26 Aprile 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ingredienti per la base:
- 100 gr di burro
- 150 gr di zucchero
- 150 gr di farina 00
- 120 gr di fecola di patate
- 1 bustina di vanillina
- 1 buccia di limone grattugiata
- 3 uova
- 1 bustina di lievito per dolci
- 75 ml di latte

Ingredienti per la copertura:
- 200 gr di zucchero
- 100 ml di acqua
- 200 gr di cioccolato fondente

Ingredienti per la farcia:

- 300 gr di zucchero a velo
- 5/6 cucchiai di burro di arachidi
- 60 ml di latte
- 2 bustine di vanillina


Procedimento:
In una terrina lavorare il burro ammorbidito a pezzetti con lo zucchero, fino ad ottenere un composto cremoso. Unire la vanillina e la buccia di limone grattugiata, poi un uovo alla volta ed il sale e continuate a montare. Unire al composto la farina, la fecola a pioggia. Lavotare il tutto con le fruste elettriche e poi aggiungete il latte in cui avrete fatto sciogliere il lievito. Versare il composto ottenuto in uno stampo imburrato ed infarinato. Cuocere la torta margherita in forno già caldo a 180° per 35-40 minuti. Lasciate raffreddare, poi togliete dallo stampo e tagliate a metà la torta in modo da avere due dischi, poi passate alla farcia. Con uno sbattitore, emulsionate il burro di arachidi con il latte, la vanillina e lo zucchero a velo, unito pian piano. Una volta ottenuta una crema omogenea, spalmatela sul disco inferiore e richiudete la torta, passando infine alla copertura. Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato tritato finemente. Nel frattempo, caramellate lo zucchero insieme all'acqua, portando a bollore e lasciando cuocere a fuoco medio-alto per 2-3 minuti. Unite infine il cioccolato sciolto e mescolate per qualche secondo, togliendo poi dal fuoco. Ricoprite la torta, aiutandovi con una spatola, e lasciate raffreddare per 2-3 ore, prima di servire.

Risultato! E' stato un mezzo fallimento, nonostante chi l'ha mangiata abbia gradito comunque, poiché la base è venuta asciutta e la copertura brutta da vedere. Ovviamente si tratta di una bomba ipercalorica, quindi non è consigliata a chi ci tiene alla linea.

 
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"L'unica cosa epica è il fallimento" (S. Merry, Washington Post)

Post n°3848 pubblicato il 25 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Nel 1200 a.C. nell’antica Grecia la regina Alcmene, sedotta da Zeus, ha messo al mondo il figlio Hercules, il cui destino è quello di rovesciare la tirannia di Anfitrione e riportare la pace. Hercules, però, non sa nulla della sua vera identità e del suo destino e tutto ciò che desidera è l’amore di Hebe, la principessa di Creta promessa sposa di suo fratello…

"Hercules - La leggenda ha inizio" è un film d'avventura di Renny Harlin ("Die Harder", "Cliffhanger"), con Kellan Lutz ("Twilight"), Gaia Weiss ("Vikings") e Scott Adkins ("I Mercenari 2"), uscito nel 2014. Come da titolo, c'è poco da salvare in questo primo film sul celebre eroe della mitologia greco-romana (il secondo avrà come protagonista Dwayne Johnson). Innanzitutto lo stile grafico, che prova ad emulare "300", fa acqua da tutte le parti, con filtri in stile Instagram ed effetti speciali ridicoli (il leone di Nemea fa subito pensare alla Asylum). A livello di recitazione, purtroppo, non siamo messi meglio, a meno che il vostro unico interesse non sia quello di rifarvi gli occhi su pettorali (maschili, il tettometro segna 0/10, visto che manca totalmente qualsiasi scena anche solo minimamente sexy) e addominali; Kellan Lutz è sì un bellissimo ragazzo, fisicato e dal viso ammaliante, ma le sue doti recitative sono pari a quelle di una lattina di coca cola. Vuota. Nemmeno sul versante dell'azione siamo su un buon livello, come si vorrebbe sperare da un prodotto dedicato ad un eroe tanto virile e combattiero. Perfino Scott Adkins, rinomato lottatore, viene sfruttato poco o nulla e le inquadrature non rendono onore ai pochi scontri. Ciò che più fa mettere le mani sui capelli, però, oltre ai toni twilightiani applicati ad una leggenda così testosteroidea, è la sceneggiatura, SCRITTA A OTTO MANI, che è una vera merda e con la leggenda ha poco a che fare: mancano le dodici fatiche (l'unica è lo scontro con il leone, oltre al combattimento con Chirone, che però qui è un normale essere umano e non un centauro), Era fa da Arcangelo Gabriele chiedendo ad Alcmena se acconsente a farsi ingravidare (in realtà Era odiava Eracle e l'ennesimo tradimento di Zeus), Hercules si innamora di una ragazza chiamata Ebe (anziché Deianira. Ebe era una dea, sua sposa nell'Olimpo), ecc... Per il prossimo film d'avventura/azione, penso che i quattro 'scrittori' debbano tornare a scuola (in prima elementare!), per imparare tutto da capo. Insomma, davvero, anche cercando di essere il più oggettivi possibili, fa davvero rabbia che prodotti simili arrivino in Italia e siano così sponsorizzati (spot in tv, banner ovunque sul web, pagine su riviste...), mentre tanti altri film davvero validi non toccano le nostre rive o, al massimo, vi arrivano solo in dvd. 4/10

 
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Praticamente la versione horror di Chatroulette (con meno peni)

Post n°3847 pubblicato il 24 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Elizabeth, una giovane donna che studia le abitudini di coloro che usano le videochat per la sua tesi di laurea, è testimone dal chiuso del suo appartamento di un brutale omicidio online. Si ritroverà così al centro di incubo in cui lei e i suoi cari sembrano destinati alla stessa raccapricciante fine toccata alla prima vittima…

"The Den" è un film horror di Zachary Donohue, con Melanie Papalia ("Smiley"), uscito nel 2013. Opera prima di Donohue, che qui è sia regista sia co-sceneggiatore, insieme a Lauren Thompson, anche lei al suo esordio. Che dire? I mockumentary e i found footage hanno ormai scartavetrato le palle, ma esistono alcune eccezioni ancora meritevoli di attenzione e questo "The Den" è una di quelle, tanto più dal momento che si tratta di un'opera prima. Lo stile è quello della video chat, già mostrato nel corto "The Sick Thing that Happened to Emily when She was Young" di Joe Swamberg (contenuto in "V/H/S 2"), qui elevato all'ennesima potenza, con 75' circa quasi interamenti girati in stile videochiamata di skype o, meglio, in stile Chatroulette (di cui, in fin dei conti, TheDen.com è un po' la copia, tra peni giganti, masturbazioni e 'show me your boobs'). Certo, la sceneggiatura, alla fin fine, non è niente di sensazionale (il finale rimanda a film come "Hostel", ma meglio non spoilerare troppo) e non si urla certo al capolavoro, però il film funziona e la tensione resta alta fino alla fine, senza noia. Buona la recitazione; brava Melanie, sufficienti gli altri. Molto credibile la resa grafica della videochat, anche se la parte finale è un po' tirata per i capelli e risulta poco credibile. Niente, non si tratta sicuramente di un film privo di difetti, ma un applauso a Donohue ci sta tutto, nella speranza che i suoi prossimi lavori siano in crescendo. 6/10

 
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Post n°3846 pubblicato il 23 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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La desolazione dei paesini di montagna americani...

Post n°3845 pubblicato il 22 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Joe Ransom ha un’esistenza difficile. Le sue attività quotidiane offrono scorci di un matrimonio fallito e di relazioni che non hanno niente di romantico. Nonostante la sua condotta irresponsabile, Joe lavora tutto il giorno ed è impegnato ad abbattere gli alberi di una foresta, quando si imbatte nel quindicenne Gary e nel padre alcolizzato Wade…

"Joe" è un film drammatico di David Gordon Green ("Strafumati"), con Nicolas Cage e Tye Sheridan ("The Tree of Life"), uscito nel 2013. Gordon Green ha iniziato la carriera da regista con film indie drammatici piuttosto validi ("George Washington" e "All the Real Girls", entrambi 7/10 su imdb); poi Hollywood ha chiamato e, quindi, il passaggio a commediole mainstream come "Strafumati" e "Lo spaventapassere". Ma, evidentemente, l'amore per i prodotti più intimisti e gli angoli più reconditi dell'America povera lo hanno riportato sui suoi passi, prima con "Prince Avalanche" e poi con questo "Joe". La trama, a conti fatti, è poca cosa, specie per essere dilungata in ben 118'. Un uomo 'fallito' e solitario, un ragazzino volenteroso, un padre ubriacone e un ambiente che, di buono, offre poco o nulla. Proprio l'ambientazione è il punto forte della pellicola, sia a livello paesaggistico, con capanne di legno, roulotte addobbate a case e steppe aride, sia a livello personale (l'unico realmente puro è il giovane Gary). Il regista ci tiene a mostrarci il degrado della società nei sobborghi del Texas e lo fa presentandoci personaggi che di buono non hanno nulla: un padre vecchio, ubriacone, svogliato, ladro e assassino, un villain strafottente e malvagio, una madre assente, perfino gli agenti di polizia, che dovrebbero fare il loro lavoro con oggettività, fermano continuamente Joe, solo per il suo passato poco pulito, e non ci sono quando servono. Molto buona l'interpretazione di Cage, che, seppur non dotato di un'espressività molto varia, interpreta a dovere i panni di Joe. Godibile anche il lavoro svolto dal giovane Sheridan. Un film realizzato con cura e piuttosto piacevole, nonostante la sceneggiatura poco consistente e il genere non esattamente mio. 7/10

 
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Divinità buddiste, automi, missili e la rabbia di Asura

Post n°3844 pubblicato il 21 Aprile 2014 da Musashi_87
 
Tag: Games
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Finito "Asura's Wrath", atipico action firmato CAPCOM (pagato 10€). Con un'ambientazione tratta dal folklore buddista, ha una giocabilità molto originale, basata su tempismo e QTE a volontà. Nonostante la breve durata e qualche difettuccio tecnico, è un gioco da provare, simile per certi versi a prodotti come "Bayonetta"...

 
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Retro-movie: "Il destino di un cavaliere" (2001)

Post n°3843 pubblicato il 20 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Lo scudiero William vorrebbe diventare un cavaliere. L’occasione gli si presenta quando incontra per caso un uomo che, in cambio di vestiti e di cibo, gli regala documenti che possono farlo passare da nobile. Così, alla morte del cavaliere cui presta servizio, William prende il suo posto e combatte in torneo per la bella Jocelyn…

"Il destino di un cavaliere" è un film d'avventura di Brian Helgeland, con Heath Ledger, Shannyn Sossamon ("The Day") e Paul Bettany ("Priest"), uscito nel 2001. Nel cast anche Laura Fraser (comparsa ne "La maschera di ferro") e Mark Addy (Re Robert ne "Il trono di spade"). Il genere è un mix di avventura, commedia e romanticismo, con una gran cura nella realizzazione della giostra a cavallo (senza effetti speciali) e una continua commistione tra passato e presente (alcune volte fastidiosa, come per la scelta delle musiche pop-rock anni '70-'80, che stonano alquanto). Heath Ledger, ancora piuttosto acerbo, risulta simpatico e aitante, ma sicuramente non espressivo come per Joker in "Il cavaliere oscuro" (Oscar postumo). Il resto del cast fa il suo dovere, senza problemi, e i comprimari sono abbastanza carismatici. La trama è poco originale e si focalizza fin troppo sui tornei, cosa che potrebbe risultare ripetitiva, dati i ben 132' di durata. Tuttavia la leggerezza di fondo e il carisma di Ledger riescono a tenere lontana la noia, fino al finale (scontato). 7/10

 
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Noleggiare un dvd a caso è, per me, un'esperienza traumatica.

Post n°3842 pubblicato il 19 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Harry Deane è un esperto d’arte che mette a punto un piano per truffare Lionel Shabandar, un magnate inglese, collezionista di opere d’arte. Per la riuscita del suo piano, che prevede di rifilare a Shabandar un falso Monet, Deane ha bisogno della partecipazione di una donna, capace e seducente, che interpreti la parte della proprietaria del quadro...

"Gambit - Una truffa a regola d'arte" è una commedia scritta dai fratelli Cohen e diretta da Michael Hoffman ("Sogno di una notte di mezza estate") con Cameron Diaz, Colin Firth ("Love Actually") e Alan Rickman (Piton dei vari "Harry Potter"), uscito nel 2012. Ricordo che, quando vidi il trailer al cinema, sembrava una commedia divertentissima, così, dovendo noleggiare un dvd per un sabato a casa di amici, ho preso questo, ma ne abbiamo guardati solo mezzoretta e poi abbiamo tolto. (Poi me lo son visto il giorno dopo, ovviamente, visto che non amo lasciare film a metà) Si tratta di un filmetto carino, con una recitazione tutto sommato buona e una trama carina, ma senza niente di realmente originale o spassoso. Qualche risata nelle scene ambientate nell'hotel, ma poco altro. Una commedia guardabile, quindi, con un buon cast, ma niente di speciale. 6/10

 
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Il MOE conquisterà il mondo, grazie a Kate e Galagtika! :3

Post n°3841 pubblicato il 18 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Kate Hoshimiya, una bambina carinissima, è a capo di un'organizzazione segreta, la Zvezda, il cui obbiettivo è quello di conquistare il mondo. Non tutti però sembrano essere d'accordo con lei, come ad esempio lo studente delle medie Jimon Asuta che, scappato di casa, si ritroverà a far parte della Zvezda suo malgrado e sarà catapultato nei guai.

"Sekai Seifuku: Bōryaku no Zvezda" è un anime A1 Pictures Inc. ("Sword Art Online") diretto da Tensai Okamura ("Wolf's Rain"), disegnato da Kōhaku Kuroboshi e Keigo Sasaki, uscito nel 2014. L'anime è composto da 12 episodi e può essere racchiuso nel genere moe/demenziale. Con una trama che procede poco e lascia in sospeso molti elementi, il vero punto forte sono sicuramente i personaggi che, per quanto fortemente stereotipati (la tsundere, la yandere, la sexy scienziata, l'ex delinquente, la robot, il solito protagonista imbranato, l'amica-amata da sempre, ecc...), risultano davvero carismatici e regalano decine di gag spassose. Sarà impossibile non affezionarsi a loro! Tema principale, insieme alla conquista del mondo, a partire dalle piccole cose (i fumatori, il cibo, ecc...), è l'udo, un vegetale usato nella cucina orientale, che compare pressoché ovunque (Roboko si nutre esclusivamente di udo cruda, la città in cui si ambienta la serie si chiama Udogawa Ovest, il motore che fornisce energia alla base segreta della Zvezda è alimentato a radici di udo, ecc...). Davvero ottimo il chara design e molto buone le animazioni (con alcuni elementi 3D). Nella norma il sonoro. Non fosse, come già detto, per alcuni plot holes che lasciano con l'amaro in bocca (ma ci sarà una seconda serie?), si tratterebbe di una serie davvero meravigliosa, imho, scorrevole e divertente. 8/10

 
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Post n°3840 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Una sera d'inverno l'affascinante scapolo Seligman trova Joe riversa in un vicolo. Decide di portarla nel suo appartamento, dove le cura le ferite e comincia a farle domande sulla sua vita. Seligman si ritrova così ad ascoltare le parole di Joe, intenta a raccontare la sua parabola erotica, dalla nascita fino a quel momento...

"Nymphomaniac - Volume II" è un film drammatico di Lars von Trier, con Charlotte Gainsbourg ("Antichrist"), Stellan Skarsgård ("Thor") e Shia LaBeouf ("Transformers"), uscito nel 2014. Questa seconda parte mostra la vita di Joe dalla sua storia stabile con Jerome al momento in cui viene trovata a terra da Seligman. 

 
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"Se fossi un po' più magro, non esisteresti"

Post n°3839 pubblicato il 16 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Da un anno, il paranoico Trevor Reznik non riesce a dormire: il suo fisico è debilitato e anche la sua mente inizia a dare segni di squilibrio. L’uomo lavora come operaio meccanico in una fabbrica; e quando provoca un incidente a un collega, il suo senso di paranoia diventa ancora più forte… Ma cosa gli ha fatto perdere il sonno? Cosa lo ha reso così paranoico?

"L'uomo senza sonno" (orig. "The Machinist") è un film di Brad Anderson ("Vanishing on 7th Street", "The Call"), con Christian Bale e Jennifer Jason Leigh ("Era mio padre"), uscito nel 2004. Come "Il sesto senso", si tratta di uno di quei film che, visto conoscendo il finale, perde moltissimo. Si tratta di un thriller psicologico, dall'andamento lento, ma ricco di elementi minuziosi, apparentemente inutili, necessari alla comprensione della trama, fino ad un finale inizialmente inaspettato. Oltre alla bravura di Anderson di punteggiare la pellicola con questi piccoli particolari, appunto, così da far arrivare pian piano alla conclusione, è da lodare l'abilità di C. Bale, che ha perso circa trenta kg per vestire i panni di Trevor, distrutto dalla continua veglia e sull'orlo del crollo psico-emotivo. Ottima, quindi, la sua interpretazione e nella media quella dei comprimari. Per il resto, niente da dire. Non so perché, a me il look generale ricordava molto film anni '90 (tipo "Il sesto senso", appunto). Non è esattamente il mio genere, ma se ne parla piuttosto bene, in giro, quindi ho approfittato e l'ho visto su Rai4. 7.5/10

 
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Attenti al chupacabra mannaro!!!

Post n°3838 pubblicato il 15 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Quattro amici vanno in vacanza nel ranch Buck Wild per cacciare cervi, ma accidentalmente uno di loro spara al proprietario della tenuta. Ben presto, si rendono conto che la vittima è ancora viva e tenta più volte di aggredirli. I ragazzi dovranno affrontare molti pericoli, in quella che sembra una città impazzita. Saranno soli contro tutti...

"Buck Wild" è una horror comedy di Tyler Glodt, uscito nel 2013. Secondo lungometraggio per Glodt, dopo lo sconosciuto "The Eeves" (2012), si tratta di una commedia ad ambientazione horror, un b-movie divertente e strampalato, con gli zombie (anche se il primo infetto è causato dal morso di un chupacabra). Il cast è pressoché sconosciuto (tranne Matthew Albrecht, che imdb annovera anche nel film premio Oscar "The Artist" -anche se sicuramente come comparsa o poco più-, gli altri hanno recitato solo in qualche corto o in filmetti minori, tra cui lo stesso "The Eeves" di cui sopra) e il budget è basso, cosa che impedisce l'utilizzo di effetti speciali decenti: il chupacabra è davvero ridicolo, ma fortunatamente appare solo per qualche secondo e, per il resto, il trucco degli zombie è abbastanza buono (per un film low budget, s'intende). Per il resto, niente di particolare, ma i protagonisti, quattro svitati alquanto sfigati (a parte il latin lover della situazione, che però sarà il primo a lasciarci le penne), riescono a reggere il ritmo e a regalare alcune gag niente male (soprattutto grazie al personaggio interpretato da Jarrod Pistilli, amante delle armi e solito allenarsi nudo di prima mattina, e al boss locale, un montato con cappello da cowboy e boa piumato al collo). Peccato manchino totalmente scene di nudo (il tettometro segna 0/10), che non guastano mai nei b-movie horror... 6.5/10

 
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Retro-movie: "La leggenda degli uomini straordinari" (2003)

Post n°3837 pubblicato il 14 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Una terribile minaccia incombe sull’Inghilterra e sul mondo intero: il Fantasma, un avido criminale, intende conquistare il mondo. Il Servizio Segreto di sua Maestà allora contatta Allan Quatermain, rifugiatosi in Africa per passarvi tranquillamente gli ultimi anni della sua vita, e altri personaggi dotati di abilità particolari come Dorian Gray e il dr. Jekyll.

"La leggenda degli uomini straordinari" è un film d'avventura di Stephen Norrington ("Blade"), con Sean Connery e Peta Wilson ("Nikita", la serie tv), uscito nel 2003. Il film è liberamente ispirato al fumetto "La Lega degli Straordinari Gentlemen" di Alan Moore e Kevin O'Neill, da cui riprende i personaggi, variandone vagamente la trama. Si tratta ovviamente di un film senza troppe pretese, da guardare in spensieratezza. Purtroppo le critiche poco positive e pessimi risultati al botteghino hanno fatto cancellare l'idea per un sequel, ma a me questo film è sempre piaciuto molto (lo vidi due volte poco dopo l'uscita e l'ho rivisto ieri). Molto interessante l'ambientazione, che unisce l'epoca vittoriana a elementi a tratti steampunk (la tecnologia di Nemo), e ancora più interessanti i personaggi, tutti tratti dalla letteratura inglese di fine Ottocento (ad esclusione di Tom Sawyer, americano, non presente nel fumetto originale) e ben caratterizzati, con poche scene. Carine le scene d'azioni, con inseguimenti, lotte e sparatorie, nonostante un utilizzo degli effetti speciali in CGI non sempre eccelso. Buona la recitazione, grazie anche al carisma di un sempreverde Sean Connery. Boh, in definitiva, per quanto i fan del fumetto (che purtroppo non ho letto) né denuncino la scarsa attinenza all'originale e le critiche lo abbiano maltrattato, come filmetto leggero a me piace molto e mi spiace non sia andata a buon fine come saga cinematografica. 7.5/10

 
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Quanto costa l'anima di un uomo...?

Post n°3836 pubblicato il 13 Aprile 2014 da Musashi_87
 
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Trama: Elliot Brindle, mite coordinatore di servizi sociali, è in procinto di sposare la fidanzata nonostante stia affogando nei debiti. Una misteriosa telefonata lo informa però che le telecamere nascoste di un game show lo stanno riprendendo e che per vincere il milionario premio in palio deve portare a termine tutti i 13 compiti che gli verranno assegnati...

"13 Sins" è un film thriller/horror di Daniel Stamm ("L'ultimo esorcismo"), con Mark Webber ("Scott Piglrim vs. the World"), Rutina Wesley ("True Blood") e Ron Perlman, uscito nel 2014. Il film è un remake del thailandese "13 beloved" ('06), con alcune variazioni (tipo alcune prove differenti e un aumento delle sfighe del protagonista, tipo l'imminente matrimonio e il fratello mentalmente instabile). Il risultato ha alti e bassi. Il ritmo è abbastanza buono, con un crescendo dovuto alla sempre maggior gravità delle prove da superare, che trasformeranno (quasi) Elliot in un mostro, disposto a tutto pur di superare la 13a prova. La recitazione è mediocre, con un cast che conta pochi nomi celebri (a parte il mio caro Ron, che ultimamente tende a ricoprire solo ruoli minori alla Danny Trejo, Mark Webber non me lo ricordavo proprio in SPvtW e Rutina l'ha riconosciuta mia morosa che guarda TB, se no mai vista). L'effetto ricorda spesso quello di un film tv, più che di un prodotto cinematografico. Cionostatante, il film si lascia guardare abbastanza piacevolmente, nonostante il finale poco credibile [SPOILER: cioè, lol, per agguantare il montepremi, Elliot arriva ad amputare un braccio ad un suo ex compagno di scuola e a uccidere suo fratello e, quando ormai ha vinto, uccide un emissario del Gioco e perde tutto. Ma stiamo scherzando?!? o__O"]. 6.5/10

 
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Torta alle pere con crema di mandorle e cannella

Post n°3835 pubblicato il 12 Aprile 2014 da Musashi_87
 
Tag: Cucina

Ingredienti:
- un rotolo di pasta frolla tonda
- 60 gr di mandorle spellate tritate
- un uovo
- 6 cucchiai di panna fresca
- 5 cucchiai di zucchero
- 3-4 pere mature
- un pizzico di cannella
- un pizzico di sale
- una bustina di tortagel
- acqua e succo di limone q.b.


Procedimento:
Sbucciate e tagliate a pezzetti le pere (tranne una), privandole del picciolo e del torsolo, e irroratele di succo di limone. Lavorate un uovo con lo zucchero e la cannella, fino ad ottenere una crema consistente; incorporatevi le mandorle tritate. Spianate la pasta frolla su una tortiera unta e infarinata e punzecchiatela con una forchetta. Ritagliate un disco di carta da forno un po' più grande della torta, appoggiatelo sulla pasta e versatevi dei fagioli secchi. Effettuate una prima cottura di 10 minuti a 220°C. Togliete la carta e i fagioli, e sulla pasta distribuite le pere a pezzetti, infine versate sopra la crema a ricoprire il tutto. Tagliate a fettine sottili la pera rimanente e distribuitele sopra la torta. Eseguite l'ultima cottura a 200°C per circa 25 minuti. Lasciate raffreddare. Preparate la gelatina seguendo le istruzioni sulla scatola e versatela sopra. Raffreddate in frigo per un'ora, prima di servire.

Risultato! E' venuta abbastanza bene, anche se ho fatto casino con la crema, visto che con le porzioni giuste è uscita troppo liquida. Per il resto è venuta bene, anche se diversa dall'immagine sul libro di ricette.

 
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Cosa fa un cacciatore di vampiri se non ci sono più vampiri? Cucina

Post n°3834 pubblicato il 11 Aprile 2014 da Musashi_87
 
Foto di Musashi_87

Trama: Siu-ho, ex attore, si ritrova a essere una star in declino, separato dalla moglie e alienato da suo figlio. In preda allo sconforto e con appena un dollaro sul suo conto, Siu-ho decide di farla finita recandosi nella stanza 2442 di un complesso residenziale che si dice essere infestato dai fantasmi. Come non bastasse, arriverà anche un vampiro...

"Rigor Mortis" (orig. "Geung si") è un film horror cinese di Juno Mak, con Anthony Chan e Siu-Ho Chin, uscito nel 2013. Il film è un omaggio alla saga cinematografica anni '80 "Mr Vampire", di cui riprende gran parte del cast, girato dalla popstar Juno Mak, qui al suo esordio dietro la macchina da presa, e co-prodotto da Takashi Shimizu, responsabile di "Ju-On" e del remake americano "The Grudge". Il tema è quello dei Jiang-shi, cadaveri riportati in vita da potenti stregoni, che si muovono saltellando e vengono allontanati (anziché dall'aglio) dal riso glutinoso. Lo stile è molto particolare, lontano dai ritmi lenti degli horror koreani, ricco di scene coreografiche di derivazione wuxia (vedi il combattimento tra Siu-ho e lo Jiang-shi) ma anche delle tipiche "ragazze fantasma dai lunghi capelli neri". Con una trama poco originale e a tratti confusa, ciò su cui si punta di più sono la resa grafica, molto artistica, davvero ottima, con colori scuri ed effetti particolari (anche se non perfetti), e il folklore cinese (con taoismo, talismani, magia nera e quant'altro), molto interessante e diverso da quella occidentale. Il risultato è altalenante: ottimo dal punto di vista artistico, buono sotto il profilo recitativo, ma sicuramente non un capolavoro. C'è da dire, però, che l'horror asiatico, molto in auge nei primi Duemila, attualmente è piuttosto morente, quindi una (seppur flebile) ventata d'aria fresca non può che fargli bene. 6/10

 
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