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Arriva il braccialetto elettronico per i carcerati!


Un braccialetto elettronico in alternativa al carcere??Perchè no...!?E' questo il parere lanciato dal ministro della Giustizia, Paola Severino, che l' ha proposta alla comissione giustizia del senato come valido rimedio al problema del sovraffollamento che caratterizza il carcere in Italia. Ecco quindi cosa ha dichiarato in proposito:“Dobbiamo pensare a provvedimenti strutturali”. Provvedimenti che dovranno passare necessariamente per la verifica di “mezzi deflattivi” differenti dal carcere, che possano stabilizzare “il sistema carcerario”. “Il problema del sovraffollamento delle carceri”, ha detto la Severino, “non si risolve con interventi una tantum, come potrebbe essere un’amnistia”, ma va invece risolto con un intervento più strutturale, per esempio con “l’adozione del braccialetto elettronico o la detenzione domiciliare”, che a detta del ministro potrebbero costituire una soluzione, al momento non utilizzata, ma prevista dalla legislazione. I detenuti che popolano le carceri italiane sono cresciuti nel tempo fino a toccare quota 67.000 e proprio per questo una migliore utilizzazione del braccialetto potrebbe, secondo il ministro Severino, dare sollievo alla sovrappopolazione degli istituti detentivi.
 Il braccialetto come misura sostituiva al carcere è attualmente applicato solo a una decina di detenuti sul suolo nazionale, a fronte di un costo di quasi dieci milioni di euro, e il suo utilizzo sarebbe non solo un beneficio per le carceri e per il personale, attualmente sotto organico, ma anche una misura ragionevole da realizzare in tempi brevi, visto che “la riforma dei codici penale e di procedura penale non è realizzabile” per la durata limitata del governo. Finora ben Quattromilacinquecento bracciali non utilizzati. Uno spreco? "No, problemi tecnici", aveva risposto Palma. Problemi che, secondo quanto dichiarato da Severino, sembrano essere ora stati superati.