¤º¤CURIOSITA'¤º¤

Un indiano uccide la moglie incinta perché vestiva troppo occidentale!


 
 Violenza inaudita quella subita da questa donna indiana, Kaur Balwinde di soli 27 anni, uccisa nonostante fosse incinta di 3 mesi!Un crimine atroce dove hanno perso la vita due anime, non solo quella della donna ma anche della piccola creatura che portava da poco in grembo! Chi è stato a macchiarsi di questa terribile crudeltà?Come spesso accade in certi paesi, purtroppo, è stato il marito, anch' esso di origini indiane, e la ragione è davvero comune in quei luoghi: la gelosia! Certo, stavolta travestita da motivazioni di carattere etnico-religioso. La sua Kaur vestiva troppo “all’occidentale“, secondo Singhji Kulbir, 36 anni e un lavoro presso un’azienda agricola di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza), questa la motivazione che l’uomo ha dato alle forze dell’ordine per giustificarsi. La coppia abitava a Fiorenzuola con un bambino di 5 anni, e non aveva mai avuto problemi nella comunità locale, tanto più che la famiglia d’origine di Kaur è ben conosciuta in zona perché vi abita da oltre 20 anni. Che cosa sarà improvvisamente scattato nella mente di Singhji Kulbir, per aver colpito a morte, strangolandola, la donna che, presumiamo, amava, da cui stava per avere un altro figlio? Domande senza risposte, quesiti che si perdono nelle tenebre dell’animo umano. La ragazza forse stava adottando costumi troppo emancipati, sebbene casalinga, infatti, ultimamente si dava da fare con qualche lavoretto a pagamento, e le altre mamme della zona le si erano affezionate molto. Non a caso, quando si diffusero le prime notizie sulla scomparsa della donna, due settimane fa, un comitato di mamme si mobilitò subito per il ritrovamento. Insomma, davvero poteva essere una bella storia di integrazione, e invece si è tramutato in un dramma feroce, che ha privato una giovane donna della vita e del futuro, un bambino della sua mamma, e una piccola vita della possibilità di vedere la luce. Il corpo di Kaur Balwinde è stato ritrovato da due ragazzi che facevano una passeggiata lungo l’argine di San Nazzaro, infatti il marito, dopo averla uccisa, aveva fatto scomparire il cadavere gettandolo nel Po. Che dire?Io non ne posso più di sentire storie come queste, di donne uccise così amaramente e per di più da parte di chi dovrebbe AMARLE VERAMENTE! E’ davvero ora che la popolazione maschile, di qualunque etnia, origine, provenienza, religione, estrazione sociale eccetera, scavi dentro si sé e identifichi il “mostro” che spinge uomini “normali” ad accanirsi contro quelle donne che pure sostengono di amare. E per fortuna che una volta si diceva:LE DONNE NON SI TOCCANO NEMMENO CON UN FIORE!