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Ghetanaccio


Ghetanaccio o Gaetanaccio è il nome di Gaetano Santangelo, burattinaio romano nato a Roma nel 1782 e morto il 26 giugno 1832.Nel suo "Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma", Giggi Zanazzo (uno dei massimi scrittori e poeti romani di fine 800) lo descrive con le parole "Egli fu di complessione piuttosto gracile, non ebbe un pelo sul viso, e sulle sue gote mai non apparvero i colori della salute; fin dalla sua gioventù cominciò ad essere tossicoloso, e questo malanno con l'andare del tempo gli si andò sempre aumentando, talmente che alcune volte gl'impediva affatto di vociferare. Ciò non ostante, egli si strascinava per la città col suo casotto sulle spalle anche in mezzo ai rigori dell'inverno, poiché senza ciò sarebbe mancato il pane alla sua famiglia."In effetti la bita di Ghetanaccio fu abbastanza disgraziata, al punto che concluse la sua esistenza da mendicante, per via di un editto papale che vietava ogni forma di spettacolo. La sua figura è ricordata da un piccolo giardino nei pressi di Porta Portese, denominato Parco Ghetanaccio.Una delle maschere che maggiormente resero famoso Ghetanaccio fu quella di Rugantino, personaggio noto per la sua strafottente impertinenza ed a tal proposito si narra un aneddoto che denota la straordinaria immedesimazione di Ghetanaccio nei suoi personaggi.Ghetanaccio fu chiamato dall'ambasciatore di Francia per esibirsi a Palazzo Farnese, ricevendo la raccomandazione di evitare turpiloquio e pernacchie, alquanto frequenti in repertorio. Ghetanaccio assicurò che non ci sarebbero state sconcezze, ma disse che una pernacchia doveva farla per forza, ottenendone licenza. Durante lo spettacolo, all' annuncio dell'arrivo dell'ambasciatore, Ghetanaccio fece partire il pernacchio accordatogli, di tale violenza da far vibrare la sala e suscitando l'ira dell' ambasciatore. Ma alle contestazioni, Ghetanaccio rispose: "Una me n'avete concessa, una ve n'ho fatta!".