Musicalibrieboh

Mala tempora currunt!


Ed a Mala tempora currunt! ci aggiungo pure O tempora o mores!, sempre per restare in tema con Cicerone. I tempi brutti ed i costumi deteriorati, però, non sono addebitabili esclusivamente all'esistenza di Rattazzi (immortalato nella foto del titolo, al quale avrei voluto dedicare un post intitolato "La fumola pistante", con il sottotitolo "Se non la smetti ti gonfio come una zampogna!". Il titolo non significa nulla, ovviamente, ma proprio per questo motivo mi sembra particolarmente adatto a Rattazzi).Ciò che mi lascia attonito è la notizia dell'assoluzione, perché il fatto non sussiste, degli imputati per gli episodi che assumono avvenuti nell'asilo di Rignano Flaminio. Non prendo posizione in merito, perché nessuno ha il diritto o la possibilità di farlo, ma da questa vicenda tutti, ma proprio tutti escono sconfitti, se non distrutti.In primo luogo escono sconfitti gli imputati i quali hanno dovuto attendere sei anni, prima di ritrovarsi assolti. I sei anni sono puramente ipotetici, in quanto mi pare fuori di dubbio che i PM appelleranno la sentenza, per cui il loro calvario proseguirà per ancora non si sa quanto tempo. Al di là del fatto che costoro verranno assolti definitivamente o meno, la loro vita è stata segnata per sempre.A pari merito, in ordine di importanza, escono sconfitti i bambini. Se le violenze le avessero realmente subite, non c'è dubbio che il danno patito, consciamente o inconsciamente, se lo porteranno appresso per sempre. Ma ancor più mostruoso sarebbe il danno putativo che questi bambini hanno già con certezza sofferto. Perché, ormai, il clamore sollevato attorno alla vicenda li ha coinvolti per sempre in una situazione di dubbio circa ciò che sia effettivamente avvenuto. E probabilmente alcuni di essi si convinceranno di aver effettivamente subito abusi, con conseguenze psichiche e comportamentali imprevedibili.Ne escono a pezzi i genitori dei bambini. Se la loro è stata una reazione ad un fatto certo, compiuto a danno dei propri figli, la frustrazione per non aver potuto far nulla per proteggere i bambini potrebbe essere devastante per loro. Se la loro reazione è stata invece dettata da un malsano istinto di iperprotettività, magari pure fuorviato dal sentirsi parte di un gruppo consistente di persone (il branco non è solo quello di chi compie azioni palesemente riprovevoli), è la loro stessa funzione di genitori ad uscirne disintegrata. Certo è che le reazioni di alcuni di essi di fronte alla sentenza lasciano allibiti. Correttamente, a parer mio, il Prof. Coppi ha definito, eufemisticamente parlando, sorprendente "la reazione dei genitori dei bambini. Abbiamo assistito a scene inaudite, con imprecazioni e urla. Eppure l'assoluzione perche' 'il fatto non sussiste' significa che i piccoli non sono stati abusati. Con la condanna si sarebbe avuta la certezza degli abusi, ma cosi' c'e' da essere soddisfatti." (però, circa le ultime due proposizioni dell' Avv. Coppi, io nutro più di una riserva). Il paradosso consiste proprio nel fatto che "si vuole" che il fatto incerto sia effettivamente avvenuto.La così detta Giustizia ... consideriamola come non pervenuta. Se il Tribunale ha assolto avrà avuto i suoi buoni motivi per farlo. Certo è che se la Corte di Appello dovesse andare di diverso avviso, della giustizia potremo farne un bel cartocetto. E se, in caso di riforma della sentenza assolutoria, la Cassazione dovesse annullare la condanna, potremmo dire che la giustizia esiste? Certamente la giustizia umana è fallibile, ma sino a quando esisterà la possibilità per l'accusa -che evidentemente in primo grado non è stata in grado di provare "al di là di ogni ragionevole dubbio" la fondatezza delle accuse- di appellare la sentenza assolutoria, la barbarie continuerà a perpetrarsi.I processi vanno fatti in silenzio esclusivamente nei luoghi a ciò deputati, non sui giornali, in tv, su internet o con qualsiasi altro mezzo di comunicazione.Dovrei allargare il discorso alla società contemporanea, nella quale tutti si sentono in diritto di dire con sicumera la propria opinione in merito a tutto, ma che dire, ... "urlare" quasi che il tono arrogante sia in grado di trasformare in verità assoluta quella che è una semplice sciocchezza affermata con enfasi. Però non me la sento di farlo. Già le poche considerazioni svolte sopra mi hanno amareggiato più che a sufficienza: et de hoc satis!C'è bisogno di pensare a qualcosa di rilassante, c'è bisogno di un pensiero piacevole, del tipo: gonfia Rattazzi come una zampogna e il mondo ti sorriderà.