Punta il naso a nord

La Classica


Il Re della Classica per eccellenza
Soprannominato il "Cannibale" per la sua voglia di vincere sempre e non lasciare nulla ai suoi avversari, è considerato da molti il più forte ciclista di tutti i tempi e il miglior sportivo belga di sempre, famosa e apprezzata la frase "è stato il più forte di tutti, Fausto Coppi il più grande". Tra le sue vittorie 5 Tour de France e 5 Giri d'Italia (record), con 25 tappe, più una Vuelta di Spagna nel 1973 (è uno dei 4 ciclisti ad aver vinto i 3 grandi giri), 3 Campionati del Mondo (record), 7 Milano-Sanremo (record, nonché record assoluto di vittorie di un ciclista in una classica in linea), 2 Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Bastogne-Liegi (record), 2 Giri di Lombardia, e 3 Freccia Vallone. Il 25 ottobre 1972 a Città del Messico ha ottenuto il record dell'ora con 49,431 km, superando di 779 metri il primato stabilito da Ole Ritter. Nel 1969, nella sua prima vittoria al Tour de France fu il primo corridore a concludere la gara indossando sia la maglia gialla (che designa il primo della classifica generale) che la maglia verde (che designa il primo della classifica a punti) che la maglia a pois (che designa il ciclista che si è meglio comportato in salita). Nel 1973 ha vinto il Giro d'Italia conservando la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa, impresa riuscita prima solo ad Alfredo Binda e dopo a Gianni Bugno. È l'unico ciclista della storia ad essere riuscito a fare l'accoppiata Giro-Tour per tre volte: 1970, 1972 e 1974. Al Tour detiene il record di tappe vinte in totale (34) e in una sola edizione (8), oltre a essere il maggior collezionista di maglie gialle (115). Detiene quest'ultimo record anche al Giro d'Italia con 77 maglie rosa. Si è ritirato dall'agonismo nel 1978. Per un breve tempo è stato commissario tecnico della nazionale belga.Scatta la Milano-Sanremo del centenario. Oggi la classica d'apertura della stagione del ciclismo, velocisti a caccia dello sprint vincente con Petacchi e Bennati.MILANO — La bicicletta che corre verso Sanremo, al posto delle ruote, ha due roulette che gireranno vorticosamente per 294 chilometri. Da queste due roulette impazzite uscirà, tra le 16.15 e le 17, il vincitore della Milano-Sanremo del centenario. Ma chi getterà la pallina vincente? Quando lo farà? E soprattutto: su quale delle due roulette uscirà il nome del vincitore, su quella dei velocisti che sognano, come dice Mario Cipollini, di vedere il sole alla fine di via Roma? Oppure su quella degli attaccanti, che sperano di sorprendere il gruppo sulla Cipressa e sul Poggio? Fate il vostro gioco, insomma. Sappiate, però, che potrebbe non bastare a vincere l'azzardo di una corsa semplice ma allo stesso tempo imprevedibile, sfuggente e affascinante come la primavera che oggi con i suoi capricci rischia anche di influire sulla gara.