*Polvere di Stelle*

Post N° 165


Scusate l'assenza ma sono giu in sicilia x tutto agosto... almeno mi svago un po'... Grazie x essermi stati vicini in questo momento tremendo...
Vi riporto la pagina del mio diario del primo sabato di "libertà"Sabato sera... il mio primo vero sabato sera da single dopo tanto tempo, da passare con le amiche a divertirmi senza pensieri tristi.. quelli mi verranno quando tornerò a casa, ma in quelle poche ore volevo divertirmi come non avevo mai fatto… me lo meritavo dopotutto!Mi metto il vestitino nero che mi aveva regalato mio fratello per il compleanno (bellissimo) i miei orecchini migliori, le mie scarpe con il tacco e mi faccio i ricci con l’aiuto del ferro a posta che mi aveva prestato cristina. Mi viene a prendere Camilla in macchina e andiamo in un locale. ”ma pensavo che andassimo a ballare!””si ma prima passiamo di qui che devo salutare una persona” questa storia mi puzza ma non faccio commenti ed entro nel locale…Mentre sono seduta al tavolo, vedo allestito un palco dove stavano suonando delle band emergenti, solo quando mi capita sotto il naso il volantino della serata capisco il cambio di programma che le mie amiche avevano organizzato”Ragazze sta sera suona Nicolas!””e allora?? Che ti frega??” ”non lo voglio vedere…” faccio per andarmene ma giulia mi prende per un braccio”no tu stai qui… nn puoi scappare per sempre!” e alla fine mi convincono.Il capo del locale annuncia il gruppo di Nicolas.Salgono sul palco e nico fa un cenno a cristina… avevano programmato tutto.”buonasera… vorremo iniziare con una canzone dolce… che dedico a Chiara, quella ragazza con il vestito nero e gli occhi d’angelo”Cominciano a suonare I miss you dei Blink 182 (canzone che adoro). Ho gli occhi a mollo “quanto è fortunata quella ragazza ad avere un fidanzato così…” sento le ragazze dietro di me che ascoltano la musica con occhi sognanti.Quasi a fine canzone non ce la faccio più e esco, le mie amiche cercano di seguirmi, ma si trovano bloccate dalla gente. Quando mi raggiungono era troppo tardi, avevo gia chiamato un taxi e me ne stavo tornando a casa, mentre nella mia testa mi vergognavo… nn riesco a fare altro che scappare.