*Polvere di Stelle*

Post N° 186


Ciao!! Sono tornata!! Vi racconto co’è andata a finire, anche se penso di scrivervi più post perché uno sarebbe troppo lungo! Salii le scale, che ormai conoscevo a memoria e suonai il campanello. La mano mi tremava. Mi aprii sua madre Anna, che mi accolse abbracciandomi. Mi voleva molto bene, era come una seconda mamma per me. Due minuti dopo mi ritrovai a casa sua, sul suo divano. Quel divano, dove iniziò tutto con un bacio, mentre guardavamo the ring (molto romantico!) e quando mi sussurrò nell’orecchio il primo “ti amo” e subito dopo il nostro primo bacio.Quel flash back mi mise malinconia, forse sua madre se ne accorse e mi portò un succo alla pesca, di quelli che bevevo sempre da lui. Se dovessi associare un gusto ai nostri baci sarebbe di pesca. Questo mi mise ancora più nostalgia.“Nicolas sarà qui a momenti, sta tornando dall’università”Poi la mia codardata.”beh, la sacca gliel’ho portata, posso anche andare” mentre pronunciavo quelle parole sentivo che stavo commettendo una sbaglio. Presi la porta ma anna mi fermò “Chiara aspettalo.. dovete parlare” aveva ragione. Sconfitta mi sedetti di nuovo vicino a lei. Forse teneva alla nostra storia piu di qualsiasi altro.”Sto male a vedere mio figlio così… capisco che sono affari vostri, ma se potete risolvere qualcosa ne sarei felice””Beh, hai ragione… in qualità di madre è il minimo… mi dispiace essere la causa di tanti problemi… chissà, magari finirai per odiarmi””Stai scherzando? Sono cose che succedono! Beh, non sono felice di vedere mio figlio così, ma odiarti.. mi sa che stai esagerando!”"Ma avresti solo ragione... solo io la causa di tutto!""Smattila di fare la vittima!! la colpa non è tua o sua, la colpa è di tutti e due, e dovete vedervale voi due, non sei la causa di niente!" mi sorrise dolcemente e mi abbracciò "dai piccola, stai tranquilla e vedrai che risolvete tutto... e forse rivedrò ancora quel sorriso che ha fatto innamorare nicolas"In quel momento suonò il campanello e anna andò ad aprire. Entrò Nicolas e sua madre gli sussurrò qualcosa, lui si voltò e mi salutò, ma invece di entrare in salotto salii in camera sua, quasi ingnorandomi. se non lo conoscessi bene, giurerei che mi stesse evitando. Anna mia incitava a seguirlo e così feci.... continua…