*Polvere di Stelle*

Post N° 188


Entrai in camera sua e notai subito che era colma dei miei regali, quelli che era venuto a prendere da me! Non li aveva regalati a nessuna bionda, li aveva tenuti tutti anche i più piccolini. Era seduto sul letto con le gambe incrociate che lanciava un pallina attaccata al muro facendola rimbalzare per poi riprenderla al volo e lanciarla di nuovo.”Dimmi, sei venuta qui per rovinarmi la giornata? Oggi ho fatto un esame e nn sapevo niente, la giornata è gia iniziata male…” lo interruppi”no, no… sono venuta a portarti la sacca…” cazzo questa frase nn ci voleva!!! Cercai di rimediare con un “…e poi mi fa sempre piacere vederti!””si immagino””davvero!!”sbuffò… “dimmi… io cerco in tutti i modi di dimenticarti, faccio una fatica da matti e poi? Mi salti fuori così, ritorni con il tuo sorriso e ricomincio da capo, continuo a stare male per te, perché nn sei più mia e forse nn lo sarai mai!”La pallina ribalzò sulle sue pantofole e deviò traiettoria e rotolando sul pavimento. Ci fu un attimo di silenzio che mi parve infinito “…E solo che sto male senza di te… ma sto male anche a vederti… sono confuso”Mi sedetti sull’angolino del suo letto, mentre nella mia testa mi ripetevo quello che voi mi avete scritto in innumerevoli post: “Cosa vuole il mio cuore?”Poi guardai dentro ai suoi occhi e mi mossi d’istinto, non me ne accorsi nemmeno e in un attimo ero a due millimetri dalle sue labbra.Le nostre labbra si sfiorarono, e ci baciammo come nei più bei film d’amore, insieme…ancora…. Ma un attimo rovinò tutto. Mi allontanò da se con un “No chiara…” non capivo, il mondo mi crollò addosso ed entrai nel panico totale. “Scusa ma io… insomma” cercai di giustificarmi ma non trovavo le parole.. e non capivo il perché avessi dovuto scusarmi! Avevo seguito il mio cuore!”Chiara io… beh, io vorrei tanto tornare con te, ma forse è meglio così per tutti e due…”Mi misi a piangere, come una bambina e non me ne accorsi nemmeno. Mi ritrovai il viso bagnato e il trucco colato senza rendermene conto perché stavo troppo male.”Ma… Non eri tu quello che non riusciva a dimenticarmi??” singhiozzai”ed è vero, non riesco a dimenticarti… ma ti ho fatta stare male, e questo non me lo posso perdonare… non voglio che questo si ripeta e che tu stia ancora male per me!” si stava per mettere a piangere anche lui “non…ti.. meriti un ragazzo… come me!” gli uscirono queste parole come se lo stessi interrogando un argomento che non aveva studiato.Non riuscivo più a dire niente, così mi presi su e scappai. L’unica cosa che so fare. Uscii da casa sua, lui mi rincorse fino in giardino, poi mi lasciò andare... Continua…