*Polvere di Stelle*

Post N° 189

Scusate se ci ho messo un po’ ad aggiornare ma non sono mai a casa in questi giorni… Mi fa piacere che vi interessate così tanto! Grazie mille!! Passerò per i vostri blog appena ho un po’ di tempo, non temeteJ !!

Era una sera come tante altre. C’era freddo e i miei guardavano la tv sotto il piumone. Io non avevo mangiato niente perché stavo troppo male. Ero rinchiusa nella mia stanza a rileggere i miei vecchi diari e a piangere fino a rimanere senza lacrime. A quel punto squillò il telefono.

Mio fratello…

No…!!

“Pronto?”
”Tra dieci minuti ti passo a prendere fatti trovare pronta”
Era Nicolas.
Con uno scatto scesi dal letto e cominciai a prepararmi. Cercai di coprire le borse sotto gli occhi che mi erano nate a forza di piangere… il trucco a volte fa miracoli, anche se sapevo che almeno una lacrima mi sarebbe scesa appena lo avrei visto.

Lui arrivò sotto casa mia, con la sua macchina nera, vestito elegante e mi aspettava. Quando salii in macchina non spiaccicò parola per tutto il viaggio.
”Dove stiamo andando?”
”Perché mi sei venuto a prendere?”
non rispondeva a nulla. Si limitava a guardare la strada, come se non esistessi. Questo mi fece innervosire molto, così che stetti zitta anche io.
Poi inchiodò, di fronte ad un ristorante: quel ristorante.
Si girò e mi disse “Conosci questo posto?”
”Certo… è dove ci abbiamo cenato per il nostro primo appuntamento… e qualche mese dopo, dove mi hai dato l’anello” mi guardai la mano. Avevo ancora l’anello. Non avevo ancora avuto il coraggio di toglierlo. Lo notò anche lui, sembrava felice di questo.
Scese dalla macchina e si diresse verso l’entrata. Lo seguii. Il cameriere ci fece accomodare. Aveva prenotato il tavolo dell’altra volta: quello vicino alla vasca delle aragoste. Ero felice. Gli lanciai un sorriso con la speranza che lo condividesse con me, e così fu.
”Perché Nicolas?”
”La nostra storia è andata male…”
”Appunto… non eri tu quello che non voleva piu…”
”Non ho mai detto che non voglio più tornare con te. Solo che non voglio che tu soffra per me”
”E credi che questo non mi stia facendo soffrire?? Mi stai illudendo se le tue intenzioni sono quelle di rimanere così, come siamo ora…”
”Non voglio illuderti… voglio ricominciare da capo. La nostra storia è andata male, ma adesso, se tu vuoi…voglio ricominciare da capo… e metterci una pietra sopra”
Nel petto si concentravano miliardi di emozioni diverse e tutte questo mi fece pronunciare solo un insipido “ok”, mi sorrise dolcemente e prese una pagnotta di pane e la mise sul tavolo, come a simulare la pietra che avevamo messo sopra a tutta questa storia. Io lo imitai e appoggia la mia mano sulla sua. Ci fu un intesa che non ritrovavo da molto tempo. A infrangerla ci pensò il cameriere “volete ordinare??”
”Si… per me pizza capricciosa, mentre per la signorina con il prosciutto…”
Come l’alta volta! Mi sembrava di rivivere i ricordi.

La serata proseguì bene. Ero felicissima, era tutto perfetto. Non ci baciammo, ma fu stupenda anche per quello: perché sembrava veramente il nostro primo appuntamento!

The End

Grazie per la pazienza, per la comprensione, per l'interesse.. insomma grazie per tutto e Buon Natale!!