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IMAGINARII, l'esperienza dello spazio alla Fondazione Carriero di Milano


Ha inaugurato ieri all'interno della stupenda cornice del palazzo in via Cino del Duca, alle spalle di San Babila, una mostra di ricerca dedicata alla concezione contemporanea dello spazio, in cui sono presenti i principali meastri degli anni 70 in questo campo: Gianni Colombo, Giorgio Griffa e Davide Balula.Gianni Colombo,da annoverare tra i migliori artisti del 900, ha letteralmente cambiato e scombussolato la prospettiva, creando immaginari spazi. Nei suoi Spazi Elastici si definiscono linee di fuga nuove; nelle Strutture Pulsanti, come in una pangea instabile, il quadro composto da tanti piccoli tasselli in polistirolo, continua a muoversi con corrugamenti che solo osservando l'opera si riescono a percepire. Inoltre, oltre alle classiche Linee Orizzontali, in cui la prospettiva può liberamente muoversi, spostando le linee elastiche che compongono il quadro, un'ecezionali Strutturazione Modulare Espansibile, raro e imperdibile, fa scoprire quanto approfonditamete Gianni Colombo sviluppò il tema della prospettiva, alzando e abbassando tasti, pulsanti di una macchina. In Giorgio Griffa è l'utilizzo del colore a creare nuovi immaginari, estendendo lo studio del colore, della forma e del tempo della tela allo spazio circostante. Nelle sue opere, in canapa, cotone o lino, direttamente montate a muro, l'artista usa un alfabeto pittorico fatto di linee, geometrie semplici, in cui sono le combinazioni morbide di colori ad emergere. Un dialogo di colori e di linee orizzontali e verticali, successivamente arricchito delle numerazioni, per dare un'informazione sul divenire del processo creativo.in Davide Balula, l'immaginario parte dallo studio di processi tecnologici, fisici e biochimici. L'artista realizza, nelle sue opere, dispositivi, installazioni in grado di interagire con l'utente, per produrre nuovi modi di conoscere il mondo e farne esperienza, reinterpretando le regole ed i processi naturali.