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District Players: nuovi modelli per il sistema quartiere a Milano


Di seguito spunti tratti dall’incontro tenuto allo studio d’architettura Studio Lombardini 22.Sfide per Milano dopo la fine dell’età dell’oro (che, secondo il relatore Mosso del Secolo Urbano che ha realizzato la presentazione, terminerà a gennaio 2019) saranno quelle di avere più potere decisionale (supercittà oltre 15.000), riuscire a mettere a sistema, in scala, la gestione dei servizi per un’area vasta, aumentare la domanda per la qualità degli spazi e per creare comunità. Il limite di Milano attualmente è riuscire a coprire le spese correnti che ammontano a circa 3.4 mld spesa corrente (800 mld la spesa di tutta l’Italia). Il solo contratto con ATM e M5 comporta una spesa di 830 MLN, con incasso di 300 MLN da biglietti, la M4 aggiungerà 100 MLN di spese. Servirebbero quindi 500 MLN circa per coprire interamente il servizio.Inoltre la gestione degli spazi verdi costa 20 MLN (che ora sono il 25% in più del 2013), per questi servirebbero altri 15 MLN ai valori d’oggi.Servono nuovi modelli, come ad esempio le fondazioni (caso virtuoso d’esempio la biblioteca degli alberi) con la proprietà del parco non più del comune ma della fondazione (come accade già per il Central Park, tutto di proprietà privata).