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Un contrappunto tra ludico e tragico - De Chirico a Palazzo Reale


La mostra dà una visione ampia sulle opere di De Chirico, dalle Piazze d’Italia, al periodo metafisico e ai manichini, ai miti greci, alle vedute veneziane, ai famosi cavalli.Scorrendo queste tele si entra nella dimensione dechirichiana dove, oltre all’aspetto ludico, si rilevano molte volte segnali di tragicità e d’impotenza.Esempi ne sono i gladiatori che nella loro rigidità con cui sono rappresentati hanno perso la loro dinamicità, violenza, impeto per diventare statue rigide e inermi. O come anche un quadro con cavalli bianchi ciechi che galoppano senza meta in un paesaggio classico ingessato e fermo nelle sue rovine di un tempo, dando un senso di spaesamento. Da spettatori di questa scena vorremmo prende le redini e salvare questi cavalli senza direzione e cavaliere.Anche in un quadro con manichini del periodo metafisico (vedi foto) si trova una testa smangiata, bucata che mi rimanda a Dalì, in cui il tempo corrode il nostro ideale pensiero bellezza degli eroi e dei miti, consumandoli, rendendoli prede sconfitte.Alla tragedia si contrappone comunque anche la dimensione della speranza e del sogno, come in un’opera dove dal ventre di un manichino, all’interno di una stanza in cui si perde la continuità prospettica, crescono e prendono vita alberi. Quest’ultimo quadro lascia qualche spazio aperto a visioni di un continuo rifiorire della vita.Ritrovando tutte queste note di emozione nelle sue opere, ciò che conta è che sempre bisogna osservare, osservare per scoprire nei dettagli queste visioni a volte ludiche, a volte tragiche, ma mai banali. DECHIRICO - Palazzo Realefino al 19.01.2020